Il Padrino, tutto quello che c’è da sapere sul film diventato leggenda. La trilogia del regista Francis Ford Coppola, interpretata da Marlon Brando insieme a un cast stellare. La sceneggiatura si ispira liberamente al romanzo omonimo di Mario Puzo.
New York, pieno dopoguerra. Siamo tra la fine degli anni Quaranta e la prima metà dei Cinquanta. Don Vito Corleone è a capo di una famiglia mafiosa diventata con il tempo una delle cosche più potenti della grande mela. Quando rimane vittima di un attentato, il figlio Michael Corleone comincia la sua ascesa al potere, fino a diventare il nuovo padrino.
Si tratta di una delle triologie cinematografie più conosciute e amate di sempre, diventata simbolo di un intero genere. Le curiosità su Il Padrino sono praticamente infinite. La storia dei tre film copre un arco temporale di quasi 100 anni (sono ben novantasei!), raccontando l’ascesa e il declino della famiglia Corleone.
I film della serie sono:
Romanzi
Il primo film, con il titolo più semplice, cioè “Il padrino”, uscì al cinema nel 1972 per la regia di Francis Ford Coppola. Il regista era alle prese con il suo primo grande lungometraggio dopo averne diretti alcuni a basso costo. Nonostante i numerosi problemi produttivi, legati principalmente a divergenze con i produttori sulla scelta del cast, il film riuscì infine a prendere vita.
Immediato il successo. Soltanto negli Stati Uniti, incassò 86 milioni di dollari, battendo il record detenuto da “Via col vento”. La critica fu concorde nel tesserne le lodi, definendolo il film più bello in materia. L’impatto culturale fu ed è ancora innegabile, con tanti modi di dire e alcune scene chiave (come quella della testa di cavallo, o la morte di Sonny) rimaste indelebili. Le citazioni del Padrino si sprecano.
Un successo confermato dalla conquista di 3 premi Oscar (su 10 nomination): miglior film, miglior sceneggiatura non originale e miglior attore protagonista a Marlon Brando, il quale però noto rifiutò il premio.
Ancora oggi, i luoghi in cui è stato girato in film, soprattutto quelli in Sicilia, sono meta di veri e propri “pellegrinaggi” degli appassionati del genere. Impossibile, a tal proposito, non citare il Bar Vitelli di Savoca, un famosissimo borgo siciliano.
Il Castello che si vede nel Padrino Parte Terza è adesso in vendita. Si trova ad Acireale, ma per vivere in questo pezzo di storia del cinema ci vogliono circa 6 milioni di euro.
La vicenda del film si svolge nella New York a metà tra gli anni Quaranta e gli anni Cinquanta ed ha per protagonista la famiglia di origine italo-americana Corleone, specializzata in attività come gioco d’azzardo, racket e prostituzione. Tutto viene gestito dal patriarca Don Vito. Grazie ai numerosi debitori che ha intorno, ha un potere immenso.
Il suo potere gli ha permesso di avere amicizie importanti tra i personaggi di spicco della società newyorkese. Ormai anziano, però, Don Vito Corleone si sente in dovere di scegliere un proprio successore. Tra i pretendenti al suo posto vi sono i suoi figli: l’iracondo Sonny; l’ingenuo Fredo; il figliastro Tom Hagen; il riluttante Michael.
Proprio Michael Corleone, mantenutosi sempre estraneo alle attività criminali della famiglia, finisce a poco a poco per esserne coinvolto in modo sempre più personale. Uuna serie di scontri con altri clan mafiosi rendono sempre più delicata la situazione, sino a portare alla necessità di attuare delle vendette non prive di conseguenze. Per i Corleone non mancheranno i momenti molto difficili.
Il padrino è l’adattamento di un romanzo scritto da Mario Puzo, pubblicato nel 1969. Lo stesso Puzo collaborò alla sceneggiatura. Nel suo libro si narrano le vicende di una famiglia mafiosa di origini italiane.
Il libro ebbe subito una grandissima popolarità e introdusse una serie di terminologie tipiche di quell’ambiente all’epoca ancora poco note. Non tutti lo sanno, ma nel testo, ad esempio, si può leggere la parola omertà lasciata in italiano, divenuta da quel momento estremamente popolare. Diviso in nove parti, il libro contiene una grande quantità di eventi e personaggi.
Tanti di quei personaggi non trovarono spazio nel primo film, ma furono ripresi per i due sequel. In particolare, i contenuti del romanzo formarono la base per i primi due film, integrati da nuovo materiale, sceneggiato dall’autore stesso, per parte del secondo e del terzo.
Con il completamento della trilogia, dunque, Puzo poté vedere compiersi il suo appassionato racconto della famiglia Corleone. Nel 1984, Puzo pubblicò anche quello che è giudicato uno “spin-off” de Il padrino, ovvero Il siciliano, dedicato al bandito Salvatore Giuliano.
Tra le curiosità de Il padrino, ce n’è una sul cast, la cui composizione si rivelò molto complessa. Tanti attori avrebbero voluto avere una parte, ma non vennero considerati. Altri, invece, che regista e produttori avrebbero voluto, non vollero prendere parte alle riprese.
Per il ruolo di Don Vito Corleone, ad esempio, Orson Welles fece grande pressione pur di ottenere la parte. Francis Ford Coppola, grande fan di Welles, aveva già in mente Marlon Brando per il ruolo e sentiva che Welles non sarebbe stato adatto. Brando, però, notoriamente problematico, era visto con grande preoccupazione dai produttori, che richiesero che l’attore firmasse un contratto ricco di clausole da rispettare.
Ancora oggi, l’interpretazione di Marlon Brando è considerata una delle migliori di tutta la storia del cinema. Si dedicò con grande cura alla caratterizzazione del personaggio. Richiese, ad esempio, di indossare uno speciale apparecchio dentale che gli gonfiasse le guance, donandogli l’aspetto di un bulldog.
Per il personaggio di Michael Corleone, invece, Coppola scelse l’allora quasi sconosciuto Al Pacino. L’attore aveva un tipico aspetto da siciliano. Ancora, nel cast James Caan nei panni di Sonny Corleone e Robert Duvall in quelli di Tom Hagen, Diane Keaton è Kay Adams, fidanzata di Michael, mentre John Cazale è Fredo.