In Sicilia fino al secolo scorso il salasso era molto praticato.
Raccomandato dai medici, veniva applicato dai barbieri.
Venivano impiegati numerosi metodi. Il più comune era la flebotomia o venisezione (spesso definita "far respirare una vena"), in cui il sangue veniva estratto da una o più delle maggiori vene esterne, come quelle nell'avambraccio o nel collo. Nell'arteriotomia veniva punta un'arteria, sebbene solitamente solo alle tempie. Nella scarificazione venivano aggrediti i vasi "superficiali", spesso usando una siringa, un bisturi a molla, o una tazza di vetro che conteneva aria calda, producendo una depressione all'interno. Lo scarificatore è uno strumento per il salasso usato primariamente nella medicina del XIX secolo. Si potevano usare anche le sanguisughe.
Foto di Mario Michele Spina