"Costretti a trasferire le sedi al Sud perché a Bergamo non si trovano candidati": a parlare è Marco Picecchi, amministratore delegato di At Phone, call center di Alzano Lombardo, nella Bergamasca. L'azienda ha deciso di aprire nuove sedi in Sicilia, a Paternò (CT), e a Latina, nel Lazio.
Intervistato da Repubblica, l'imprenditore spiega: "Da queste parti nessuno sembra interessato alla nostra offerta di lavoro. Se uno è bravo da noi guadagna 1.100 euro al mese". E aggiunge: "Se nella Bergamasca nessuno è interessato alla nostra offerta di lavoro per l'economia locale è sicuramente un segnale positivo, vuol dire che non c'è crisi. Ma per noi no, abbiamo dovuto seguire altre strade e aprire al Centro e al Sud".
La società si occupa di gestione e recupero crediti: su 600 postazioni allestite, ne sono state riempite 215. Questa è la realtà, inutile girarci intorno – prosegue Picecchi -. Per reperire collaboratori le abbiamo provate tutte: i classici annunci su portali web, canali specializzati e agenzie ma non c'è stato nulla da fare. Per ottimizzare le risorse sposteremo ad Alzano la sede di Bergamo, dove lavorano già 150 persone. E con il Centro Sud speriamo di arrivare a colmare l'organico".
L'imprenditore assicura: "Sono contratti di lavoro a progetto, è vero. Ma mi sembra una buona opportunità. Formiamo noi chi arriva, perché per recuperare crediti bancari o societari devi conoscere i contratti". Paternò già ospita un call center lombardo, quello di Regione Lombardia, dove lavorano 800 persone.