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Un clamoroso giallo ha scosso Selvazzano, in provincia di Padova. Enrico Boggian, imprenditore 52enne, è stato ucciso dal figlio di 16 anni. L'uomo è stato assassinato con un colpo di fucile alla testa venerdì pomeriggio nella villetta dove viveva con la moglie e i due figli, uno di 16 e l'altra di 13. A lanciare l'allarme è stato proprio il figlio, le cui urla di disperazione si sono sentite in tutto il vicinato. I carabinieri sono arrivati subito sul posto. Dell'arma del delitto nessuna traccia. Sul tavolo della stanza un Rolex da 8 mila euro.

Il ragazzo ha avuto un malore ed è stato portato sotto choc all'ospedale. Dopo le dimissioni è stato portato nella caserma dei carabinieri di Padova dove è stato sottoposto a un lungo interrogatorio finché nella tarda mattinata di sabato ha confessato: "Era uno scherzo, volevo fare solo clic". L'adolescente ha ammesso di aver preso il fucile del nonno, un Beretta calibro 22, ma solo per far paura al padre. Un gioco, ma il colpo letale è partito. Il giovane ha confessato di aver occultato l'arma in un campo vicino casa. Il giovane è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario.

Dalla ricostruzione dei fatti l'uomo era rientrato a casa all'ora di pranzo ma nella villetta non c'era nessuno. Si sarebbe quindi sdraiato sul divano della taverna in attesa degli altri componenti della famiglia per pranzare. Il figlio ha raccontato di essere entrato nell'abitazione e di essersi insospettito per il singolare silenzio che regnava nell'abitazione. È quindi sceso nella taverna dove ha trovato il padre sul divano in una pozza di sangue. Sulla tavola apparecchiata il Rolex. Ha quindi iniziato a urlare ed è arrivata la vicina che ha provveduto a chiamare i soccorsi e le forze dell'ordine. Per la vittima è stato vano ogni tentativo di rianimazione.