Oltre 80 mila morti ogni anno per il fumo in Italia. Precisamente 83 mila. Un'ecatombe, più di omicidi, suicidi, alcool e incidenti stradali messi insieme. Il Ministero della Salute capeggiato da Beatrice Lorenzin, non a caso, ha lanciato una massiccia campagna anti-fumo: spot praticamente ovunque con un messaggio chiarissimo, "Ma che sei scemo?".
Le misure per diminuire il numero dei fumatori sono diverse. Nelle tabaccherie, ad esempio, dovranno essere esposti pacchetti di sigarette con immagini al limite del raccapricciante, come quella di due genitori affranti accanto a una piccola bara bianca, con sotto la scritta “il fumo può uccidere il bimbo nel grembo materno”. Ancora: il buco alla gola causato dal cancro o il paziente intubato a seguito di attacco cardiaco.
Altra novità che ha già scatenato l'ira degli anti-proibizionisti è il divieto di fumare in auto in presenza di minori o donne in stato di gravidanza. Vietato anche accendere o arrotolare sigarette aromatizzate a mentolo, vaniglia, erbe e spezie. Tutte sostanze – sostengono gli esperti di tabagismo – studiate appositamente per invogliare al fumo. Il giro di vite alla voce "sparizione" è postergato: per le sigarette al mentolo e tutte quelle con una quota pari almeno al 3% del mercato, il divieto scatterà solo dal 20 maggio 2020.
C'è di più. Scompariranno dagli scaffali delle tabaccherie le confezioni di tabacco da rollare inferiori a 30 grammi e i pacchetti da 10. Una volta usati soprattutto dai ragazzi a corto di quattrini, ma con la crisi acquistati anche da non pochi adulti.