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La storia di Rosalia Sinibaldi, osservata attraverso la riscrittura di Bibi Bianca, con un occhio al misticismo medievale.

Terzo appuntamento l’undici luglio alle 21 a Villa Filippina in piazza San Francesco Di Paola con “Estate Bianca”, rassegna teatrale curata dall’attore, regista e autore palermitano Bibi Bianca.

 In scena “Il triunfu di Santa Rosalia”. Una opera che nasce ispirandosi ai canti settecenteschi palermitani tramandati dalla tradizione dei cantori “Orbi”, persone cieche dalla nascita o dall’infanzia.

Ma la vita di Rosalia Sinibaldi abbraccia il periodo temporale dal 1130 al 1170, quando il tropo, passaggio dalla liturgia al dramma religioso, è in pieno vigore, tanto da essere origine delle forme drammatiche in volgare. L’eredità della profonda spiritualità, nata all’interno di un vissuto nobile di discendenza reale, apre così le porte da una parte ai testi giullareschi e alla scuola poetica siciliana creata da Federico II, dall’altra alle laudi di straordinaria forza drammatica: Ciullo d’Alcamo e Iacopone da Todi fari e punti di riferimento.

Lo spettacolo segue quindi tre segmenti, perché di essi si nutre: il poema che celebra vita, morte e miracoli della Santa, la vivacità del testo giullaresco, la poesia della laude rappresentazione privilegiata della spiritualità popolare.

Bibi Bianca rende giustizia e salva al tempo stesso la tradizione, cucendo un fitto dialogo tra originale e poetico storico. Di fatto pratica una riscrittura dei classici temi del trionfo tradizionale a diversi livelli e a diverse “uscite”. Aggancia parti a parti contro l’unità organica dell’opera, mantenendo l’enfasi e il colore, ma la deriva orizzontale viene poi recuperata in una assoluta verticalità sintetica degli incastri, in una nuova scrittura che non è né frontale né obliqua, bensì spiralica e istantanea.

L’orale è anche rintocco della parola nella interiorità della scrittura, nel dettato della lingua come gesto inaugurale di una voce narrante che fa risuonare la voce narrata: voce di cantastorie, voce di laude, voce di giullare di corte. Voci che narrano la risonanza interiore della scrittura da esse impregnata e sequestrata.

Questa riscrittura per contaminazione culturale, bricolage e pastiche, investe naturalmente il tessuto musicale del “Triunfu” mescolando i classici canti degli orbi (brani allegri, sunata a complimento e l’abballu di li Virgini) alla musica medievale. Il “Triunfu” diventa così il trionfo di una identità culturale che attraversa il Basso Medioevo, per tuffarsi nella Palermo del 1600.

Sul palco con Bibi Bianca (il diavolo) anche Roberto Mannino, Giorgio Barone, Antonella La Licata (Santa Rosalia), Gabriella Gugliotta, Rita Basso, Carlo D’Aubert (Gesù), Valentina Franzone, Giorgio Barone, Mario Polizzi, Rita Basso, Gabriella Gugliotta, Valentina Franzone, i musicisti Katia Raineri, Totus Tuzzolino e Alessandra Micale.

 La rassegna “Estate Bianca” continua il 21 e il 28 luglio con “Brasilando”. Uno spettacolo allegro e frizzante, che è un viaggio in Brasile, dal Rio Grande sino all’Amazzonia, attraverso la musica brasiliana e il narrare ironico.

I biglietti costano 10 euro, 15 con consumazione al tavolo, e si possono comprare direttamente al botteghino di Villa Filippina o prenotare telefonando al 328 120 7350.


Luogo: Villa Filippina, piazza san francesco di paola, PALERMO, PALERMO, SICILIA