Il bollettino Excelsior di settembre, elaborato da Unioncamere in collaborazione con l’Anpal, vede la Sicilia al nono posto in Italia per numero di offerte di lavoro, che sono 19.420 a settembre e 55.510 nel trimestre settembre-novembre. La tipologia di contratti proposta è così ripartita: tempo indeterminato, 26%, in aumento rispetto alle precedenti rilevazioni; apprendistato, 3%; ancora al top il tempo determinato (51%); altre forme dipendenti, 1%; somministrazione, 3%; collaborazioni, 15%.
Complessivamente, in Italia a settembre le maggiori opportunità di lavoro sono destinate a chi è in possesso di un diploma: su 415mila posizioni di lavoro programmate dal settore privato, 139mila (una su tre tra tutte quelle disponibili), sono per i diplomati, 126mila per le qualifiche professionali e circa 74mila per i laureati. Largo spazio, dunque, ai diplomati e ai giovani. I dati Excelsior di questo mese confermano che studiare è un valido investimento per il futuro, tanto che in prospettiva, entro il 2022, il mercato del lavoro ricercherà prevalentemente laureati, diplomati e profili professionali qualificati.
Tra i diplomi, gli indirizzi più richiesti sono quello amministrativo, finanza e marketing (quasi 30mila le entrate previste) e l'indirizzo meccanica, meccatronica ed energia (13mila). Tra le qualifiche professionali, quelle con indirizzo ristorazione e meccanico si contendono le maggiori preferenze. Tra i dottori, invece, i più richiesti sono i laureati in economia (oltre 15mila) e quelli con indirizzo insegnamento e formazione (circa 14mila).
Molte delle indicazioni fornite trovano conferma anche nelle previsioni a medio termine di Unioncamere, che mettono in evidenza come le prospettive occupazionali premieranno, tra il 2018 e il 2022, soprattutto chi possiede una laurea o un diploma. Rispetto allo scorso anno, nel mese in corso sono in crescita sia i contratti di lavoro programmati (415mila contro i 367mila di settembre 2017), sia il numero delle imprese che hanno intenzione di stipulare nuovi contratti di lavoro.