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Sarebbe rimasta infetta in seguito al ricovero in una casa di cura privata di Palermo e ha adesso deciso di chiedere all'Asp un risarcimento di oltre un milione di euro. La protagonista della vicenda, riportata dal quotidiano La Sicilia, è una donna di Canicattì, che ha fatto ricorso nove anni fa alle cure dei sanitari dell'ospedale "Barone Lombardo", per poi essere ricoverata nella casa di cura palermitana.

La casa di cura di Palermo, costituendosi in giudizio ha fatto riferimento al pregresso ricovero a Canicattì. È stato chiesto il rinvio dell'udienza per integrare il contraddittorio dei confronti dell'Asp di Agrigento.

"La donna – spiega La Sicilia – sembrerebbe aver contratto un'infezione da catetere e, nel corso dei nove anni, fu sottoposta a degli interventi cardiaci e a dialisi effettuate in strutture sanitarie palermitane. Adesso chiede un risarcimento per le conseguenze subite dall'infezione, tra cui la perdita della capacità lavorativa".