Infrastrutture, via libera in Sicilia all’erogazione di oltre 1 miliardo di euro, da impiegare in opere “strategiche”: gli interventi su strade, autostrade, sulla ferrovia Messina-Catania-Palermo, sulle dighe e le reti di distribuzione idrica. Tutti i progetti in cui verranno impiegati i fondi.
In seguito alla registrazione da parte della Corte dei Conti, la delibera del Comitato interministeriale per Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Il documento include l’elenco degli interventi “strategici” e quelli locali già cantierabili, finanziati dalla Regione con l’anticipazione del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027.
Si tratta complessivamente di circa 4,6 miliardi di euro, quasi un quarto dei quali riguarda opere ricadenti in Sicilia e progettate in gran parte dalle strutture regionali.
«La pubblicazione della delibera accelera il corposo programma di interventi di importanza strategica regionale con cui avviamo opere in tutte le aree della nostra regione», sottolinea il governatore siciliano Nello Musumeci.
«Grazie al Piano finanziato con le anticipazioni del Fsc, illustrato pubblicamente a febbraio, già concordato con il ministero per il Sud e con l’Agenzia per la coesione territoriale, abbiamo destinato una mole di risorse finanziarie per opere idriche, viarie e ferroviarie che contribuiranno a cambiare il volto della Sicilia, riportandola alla normalità, al pari delle regioni del Nord».
«Un grande lavoro di squadra tra governo regionale, amministrazioni comunali e dicasteri competenti che ha consegnato alla nostra terra la fetta più grossa di finanziamenti rispetto all’importo totale distribuito per tutta l’Italia. Adesso potranno vedere la luce tutti i cantieri, in alcuni casi attesi anche da decenni», conclude Musumeci.
La delibera del Cipess prevede che i bandi di esecuzione lavori o di appalto integrato, nel caso degli interventi allo stato di progettazione di fattibilità tecnico economica, siano aggiudicati entro diciotto mesi.
«Recuperiamo l’esistente, facendo le manutenzioni dimenticate in passato, ma realizziamo anche nuove opere», dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone.
«Avevamo ottenuto da Roma queste preziose risorse grazie alla ritrovata credibilità della Regione, nonché all’ordine che abbiamo restituito, in questi anni, a tutto il sistema dei lavori pubblici in Sicilia. Ci siamo fatti trovare pronti, programmando e curando passo dopo passo i progetti per la rete autostradale e la viabilità secondaria dell’Isola che oggi, dopo tanti anni di aspettative deluse, vedranno invece la luce. Le gare potranno partire a stretto giro e molte di queste saranno curate direttamente dalla Regione, a garanzia di celerità e trasparenza», conclude Falcone.
«Adesso entriamo nella fase operativa degli interventi programmati che consideriamo strategici per lo sviluppo del nostro territorio, per i quali avevamo ottenuto il finanziamento grazie a una fattiva interlocuzione con i ministeri», afferma l’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità Daniela Baglieri.
«Aggiustiamo finalmente le “reti colabrodo”, mettendo mano a una serie di opere sulle infrastrutture idriche che potranno ridurre gli sprechi e le perdite, garantendo l’erogazione dell’acqua in diverse parti dell’Isola. Avviamo i lavori su alcune dighe, proseguendo nel risanamento della dotazione regionale degli invasi, in modo che possano essere utilizzati pienamente e senza limitazioni».
La delibera Cipess prevede l’erogazione al Mims di 408 milioni di euro destinati all’ammodernamento della linea ferroviaria Messina-Catania-Palermo; 350 milioni per il lotto dell’autostrada Siracusa-Gela, da Modica a Scicli; 69 milioni per diversi interventi sulla A20 Palermo-Messina e sulla tangenziale di Messina; 33 milioni per opere sulla A18: tutte risorse, queste ultime, che saranno gestite dal Cas.
Somme disponibili anche per il collegamento viario tra la SS 113 e Alcara Li Fusi (32,5 milioni) e per il ripristino e messa in sicurezza della SP 176 e della Sp 60 tra Castel di Lucio e Gangi. Infine, altri 160 milioni sono disponibili per avviare i lavori su reti distribuzione idrica, serbatoi, impianti di sollevamento e di manutenzione straordinaria, completamento o sfangamento di dighe e invasi (Sciaguana, Pietrarossa, Madonna delle Grazie).