Il nuovo Isee dovrebbe portare ad un controllo maggiore su ciò che viene dichiarato; di conseguenza dovrebbe fornire un maggior sostegno alle famiglie disagiate e combattere al meglio le evasioni fiscali. Ma sarà davvero così?
5 le novità messe a segno dallo strumento preposto per misurare la ricchezza degli italiani.
A partire da gennaio 2015, sarà necessario includere nel calcolo tutti i redditi di cui si gode, compresi quelli che erano esclusi fino a qui dal conteggio, perché esenti da tassazione. Si va dunque dalle entrate sotto forma di borse di studio, fino ad arrivare agli assegni di invalidità, e, ad esempio, ai trattamenti assistenziali e previdenziali.
Lente di ingrandimento anche sugli immobili di proprietà, il cui conteggio non verrà effettuato in base all’Ici ma all’Imu, che apporterà una valutazione di ben il 60% in più rispetto a prima. Nel nuovo ‘riccometro’ bisognerà includere anche beni materiali quali barche e moto di grossa cilindrata. Obiettivo? Quello di ottenere una fotografia dello stato patrimoniale personale, per conoscere più precisamente la situazione di ognuno e, dunque, smascherare i furbi.
Un aspetto che va a braccetto con l’inclusione nel nuovo Isee anche dei beni mobiliari, ovvero di tutte quelle entrate caratterizzate da conti correnti, azioni, obbligazioni e titoli di Stato, e altre forme di investimenti finanziari; un giro di vite che verrà inizialmente concesso tramite autocertificazione, ma che poi, in un secondo momento, potrà essere richiesto direttamente dall’Inps all’anagrafe tributaria dell’Agenzia delle Entrate.
Diverse poi saranno anche le modalità della richiesta. L’anno prossimo infatti, la DSU, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica verrà infatti controllata dall’Inps; l’ente provvederà, entro 4 giorni dall’invio della documentazione, inviata per via telematica dagli uffici del Caf, a richiedere le dovute informazioni all’Agenzia delle Entrate, in modo da ‘scovare’ i disonesti.
Il nuovo metodo di ridistribuzione della ricchezza, terrà conto delle famiglie con un disabile a carico e dei nuclei più numerosi, quelli cioè composti da più di 2 figli; saranno loro a godere degli abbattimenti automatici del valore dell’Isee.
Ma se il sistema dovesse essere utilizzato adeguatamente, a goderne potranno essere anche altri bisognosi, ovvero pensionati e lavoratori dipendenti.
Una volta effettuati i dovuti controlli incrociati, il materiale potrà essere scaricato dal sito internet dell’Inps oppure basterà un indirizzo di Posta Elettronica Certificata, per poterlo ricevere direttamente a casa propria; in alternativa, sarà possibile dare mandato di ritiro al Caf.
Un sistema dunque, che sembra abbia solo buone nuove a portare, ma, come dichiarato dal Presidente della Consulta dei Caf, Valeriano Canepari, sarà molto importante che i Comuni prestino attenzione; sarà necessario infatti «rivedere i livelli attuali delle esenzioni, per evitare che troppe famiglie ne vengano escluse.»
Il calcolo in base all’Imu e l’entrata dei beni mobiliari nel computo del ‘riccometro’, potrebbe infatti portare molte famiglie ad avere un valore Isee piuttosto elevato, rispetto a quelli a cui erano abituati negli anni precedenti: è importante quindi tenere a mente che un livello più elevato, non significherà necessariamente un maggior guadagno ma, invece, più probabilmente, una maggior necessità di esenzioni e agevolazioni economiche.
Autore | Enrica Bartalotta
Foto da: www.fisco7.it