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Il giovane siciliano rimasto al Nord: “Mamma, so che mi aspettavi, ma mi ha insegnato a essere responsabile”

Non si placa la polemica relativa alle migliaia di siciliani tornati in Sicilia dal Nord nei giorni scorsi. Accanto alle storie di chi è scappato, ci sono anche quelle di chi, responsabilmente, ha scelto di restare.

Sono tanti, infatti, i siciliani che hanno scelto di rimanere nelle città del Nord Italia, anche se non vedono da tempo i loro cari, anche se avvertono la nostalgia. Una decisione dettata dalla volontà di non aggravare l’emergenza Coronavirus, che sta mettendo a dura prova il nostro Paese e la Sicilia.

Ivan D’Ignoti è uno dei siciliani rimasti a Milano. Su Facebook ha scritto una bellissima lettera per la mamma, che lo aspetta in Sicilia.

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Cara mamma,
so che mi aspettavi.

Sarei dovuto partire nei giorni scorsi per rivederti dopo quasi quattro mesi, ma non partirò. Non posso partire. Sono qui a Milano, chiuso in appartamento. Sono stanco di guardare film e serie tv, basta videochiamate e soprattutto basta surgelati, ho voglia di lasagne ma sai che non sono capace come te in cucina. Non sai la rabbia, la frustrazione, la voglia di scappare e prendere un treno, un aereo, fregarmene delle regole. Non l’ho fatto perché mi hai educato così.

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Mi hai insegnato ad essere responsabile e a non lasciarmi tradire dalla disperazione, dall’istinto e da questa maledetta ipocondria. Fa male sentire il suono dell’ambulanze che rimbomba dalle finestre, vedere i mezzi militari trasportare le salme delle vittime, fa male non abbracciarti e sentirmi dire “ce la faremo”! Ma non ti preoccupare, in questi giorni non sto ascoltando solo la paura, sto cercando di sfruttare questo momento per fare quello che nella vita di tutti i giorni non riesco a fare: fermarmi.

Ora che la testa è libera da tutti gli impegni mi rendo conto delle cose che veramente mi fanno stare bene, e tu sei una di quelle. Le tue lasagne mi fanno stare bene, come mi culli tu quando sono triste mi fa sentire al sicuro. Mi manchi, mi mancate tanto.

Ma adesso veramente non posso, è arrivato il momento di diventare grandi, di diventare più responsabili. Devo imparare a cullarmi da solo quando mi viene da piangere e mi rendo conto di quanto eri brava a farlo tu mamma.
Ti prometto che tornerò presto da te e sarò più grande, più consapevole. Stavolta le lasagne le porto io, in quarantena ho imparato a cucinare anche quelle. Appena potrò riabbracciarti ti cullerò io.

Aspettami mamma!

Redazione