Sentendo il suo accento, di certo non lo si può intuire, eppure le origini di Jerry Calà sono siciliane. Anzi, sicilianissime, come ha lui stesso ricordato in più di un’occasione. L’attore, il cui vero nome è Calogero, è nato a Catania e non ha mai dimenticato la sua terra e gli aneddoti della sua infanzia.
Se vi dicessimo “Calogero Alessandro Augusto Calà“, a chi pensereste? Non tutti lo sanno, ma dietro questa sfilza di nomi si nasconde un personaggio molto noto del cinema italiano. Un attore che ha caratterizzato la sua comicità con frasi iconiche e siparietti entrati nell’immaginario collettivo.
Stiamo parlando di Jerry Calà. Sentendo il suo accento, difficile comprendere quali siano le sue origini. In realtà è un altro dei siciliani famosi. É nato a Catania, da Salvatore Calà e Maria Rosa Fichera. Il bisnonno paterno, Calogero Calà, era originario di San Cataldo, nell’Agrigentino, ma si spostò nella città etnea negli anni Venti. All’età di due anni si trasferì con la famiglia prima a Milano (dove ha frequentato le elementari), poi a Verona.
In occasione di una partecipazione al programma “Vieni da Me” di Rai1, ha spiegato che il padre era un bel po’ severo: “Mio papà, Salvatore Calà, era molto severo: siccome io a scuola non ero proprio un genio, quando mi rimandavano e mi hanno anche bocciato, lui mi metteva sul letto la tuta da metalmeccanico”.
Sempre nella stessa occasione, ha parlato del suo nome “originale”: “Io sono Siciliano puro – ha spiegato – mi chiamo Calogero”. Quando era bambino, non era facile portare quel nome, ma oggi ne va fiero: “Mio padre e mia madre mi hanno sempre chiamato con il vero diminuitivo siciliano: Geri“. Ma come è nato, quindi, Jerry? Da Jerry Lewis, i cui film erano molto in voga.
L’attore ha parlato della Sicilia anche in un’intervista rilasciata a La Repubblica, raccontato le sue estati sull’Isola: vacanze “lunghe e bellissime”. “La mia famiglia, a causa del lavoro di mio padre Salvatore, dipendente delle Ferrovie dello Stato, si è trasferita prima a Milano e poi a Verona. Scendere in Sicilia voleva dire trascorrere due mesi e mezzo a casa dei nonni a Catania. Ho ricordi bellissimi della città, della Playa e della costa di Aci Trezza“, ha detto.
Un legame importante, quello con la terra sicula: “I miei cugini ci attendevano ogni anno con impazienza, perché noi portavamo le novità del Settentrione. Casa di mia nonna era al pianterreno, non andava mai a fare la spesa al mercato perché la mattina passava prima il carrettino con le brioche e le granite per colazione, poi il pescivendolo, poi quello che vendeva pane e poi il fruttivendolo. Consegnavano tutto a domicilio, negli anni ’50 a Catania avevano già il servizio di delivery. Erano avanti anni luce e non lo sapevano”.
Jerry Calà ha poi ricordato San Cataldo, il paese dove è nato il nonno: “Tutti gli anni ci andavo almeno un paio di volte, mio padre ci teneva tantissimo”. Le estati in Sicilia di Jerry Calà sono durate fino all’età di 16 anni, poi ha cominciato a lavorare, anche se, ci tiene a precisare, “non ho mai perso il rapporto con loro”.