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Quando Julio Velasco giocò a Catania la sua prima trasferta italiana

Appena 41 anni fa Julio Velasco, il tecnico argentino, oggi soprannominato il Re Mida del volley, faceva il suo debutto in Italia. Era il 15 ottobre 1983 e il popolare allenatore, dopo la partita a Jesi, giocava la sua prima trasferta a Catania.

Proprio la città etnea è stata una delle prime tappe dell’avventura italiana del ct della nazionale femminile di pallavolo, oggi oro olimpico con l’Italvolley a Parigi, raccontata nel nuovo libro del giornalista Daniele Bartocci, dal titolo “Happy Hour da fuoriclasse al BarTocci”.

L’ultimo lavoro del giornalista racchiude in 212 pagine appunti, racconti, commenti e saggi sportivi offrendo uno sguardo sulle dinamiche giornalistiche nell’era digitale, i trend comunicativi e motivazionali di uno straordinario leader.

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Nelle prime interviste rilasciate proprio quell’anno e custodite gelosamente da Bartocci il tecnico argentino affermava: “Sono venuto qui per fare grandi cose. Per questo motivo sto svolgendo una preparazione fisica molto impegnativa e credo che per il debutto in campionato del 15 ottobre a Catania saremo in perfetta forma”.

L’attesa e la trepidazione crescevano giorno dopo giorno: l’esordio di Julio Velasco nel campionato di serie A2 era sempre più vicino. Allora la partita finì in favore della squadra allenata dal tecnico argentino, con un netto 3-0.

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I siciliani, infatti, si fregiarono del titolo di campione d’Italia al termine del campionato 1977-78. Il soggiorno di Julio Velasco e i suoi jesini avvenne in uno degli hotel centrali di Catania, nel cuore della città a ridosso di Via Etnea.

Proprio da questa esperienza iniziò il percorso che lo avrebbe poi portato prima sulla panchina della Panini Modena, e poi ad allenare la nazionale italiana maschile.

Il pluripremiato libro di Bartocci racconta gli esordi dell’allenatore nel professionismo ed esplora anche i segreti, la motivazione e la performance di un grande manager, Prof Julio Velasco nel suo primo anno italiano a Jesi, nelle Marche agli inizi degli anni ’80.

Le pagine sono intrise di aneddoti di vita e di sport all’arrivo in Italia di Velasco, oltre alle particolari abilità, capacità gestionali e metodologie di lavoro del tecnico argentino, diventato poi profeta della nazionale italiana con la quale ha vinto tutto, considerati i 2 campionati del mondo, 3 ori europei e 5 world league, mancando la vittoria alle olimpiadi (dove è stato argento ad Atlanta 1996).

Velasco ebbe esperienza da manager anche nel calcio, nell’Inter di Moratti e nella Lazio di Cragnotti. “Un esperimento più ‘goliardico’ che letterario – ha sottolineato Daniele Bartocci – Ho felici ricordi degli ultimi anni, avendo ottenuto riconoscimenti nazionali quali il Myllennium Award in collaborazione col Coni, il Premio Giovanni Arpino Inedito di Torino, il premio Cesarini come migliore giornalista giovane e il premio blogger sportivo 2022.

Il tutto grazie anche alle testimonianze raccolte negli anni da ex colleghi, jesini e amici su un grande campione come Julio Velasco il cui debutto siciliano nel 1983, soggiornando tra l’altro in un famoso hotel centrale di Catania, andò molto bene”.

Il libro del giornalista di Jesi Bartocci Daniele potrà essere ordinato online e anche nelle librerie laFeltrinelli presenti su tutto il territorio italiano.

Chi è Julio Velasco

Nato il 9 febbraio 1952 a La Plata, in Argentina, Julio Velasco ha iniziato la sua carriera di allenatore nel suo paese d’origine, ma divenne famoso a livello internazionale dopo essersi trasferito in Italia negli anni ’80.

Come allenatore della nazionale italiana, Velasco portò la squadra a conquistare due Campionati del Mondo (1990, 1994), tre Campionati Europei (1989, 1993, 1995) e numerosi altri titoli, rendendo l’Italia una delle squadre più forti del mondo.

È noto per il suo approccio innovativo, che combina tecniche avanzate di allenamento con un forte focus sulla psicologia e la motivazione dei giocatori. Velasco ha anche allenato la nazionale iraniana, portandola a livelli di competizione internazionale senza precedenti.

Dopo una lunga e fruttuosa carriera, è considerato uno dei migliori allenatori di pallavolo di tutti i tempi, ammirato per la sua filosofia di leadership e per la capacità di trasformare le squadre che allena.

La sua eredità non risiede solo nei trofei vinti, ma anche nella rivoluzione culturale e metodologica che ha portato nello sport. Oggi, Velasco è un punto di riferimento per allenatori e atleti, ispirando con la sua visione del gioco e la sua capacità di creare squadre vincenti basate sul rispetto, la disciplina e l’innovazione.

Redazione