Anche quest’anno è arrivato il momento della Katàbba, che prende vita nella giornata Medievale Monfortese. L’evento, creato a curato dell’Associazione Katàbba, è in programma a Monforte San Giorgio, provincia di Messina, domenica 26 gennaio. Attraverso la tamburinata si rende omaggio alla memoria storica, con la rievocazione del corteo storico e le manifestazioni annesse.
Cosa è la Katàbba
La tamburinata comunemente chiamata Katàbba ha inizio nel 1061, periodo storico in cui il Gran Conte Ruggero, provenendo da Messina subito dopo avere conquistato Rometta – Venetico – Roccavaldina, prese d’assedio il castello di Munt da Furt, prima di proseguire la sua impresa verso la piana di Milazzo.
In seguito al’’assedio, che durò per un lungo periodo, vennero liberate le Terre di Mon da Furt, rinominate successivamente dallo stesso Gran Conte Ruggero con il nome di MonsFortius o MonFortis.
L’evento, ormai accaduto quasi mille anni or sono, ha lasciato una forte traccia di sé nella memoria della comunità Monfortese, che da allora per ormai 959 anni, festeggia la liberazione delle proprie Terre dai Saracini.
La Tamburinata o Katàbba, si concretizza nel suono delle campane e di un tamburo, che ridottisi ormai a solo 18 ritmi “sequenze” delle 24 originarie, narra l’evento della liberazione dai saraceni, partendo sin dall’avvistamento dei cavalieri a cavallo del Gran Conte Ruggero e arrivando alla successiva cruenta battaglia tra i Saracini e l’Armata del Gran Conte. Un crescendo di suoni, così, ricorda il risveglio, la gioia e la festa dopo la completa liberazione delle Terre ormai divenute di MonsFortius.
Uno scorcio di storia originale raccontata esclusivamente a memoria d’uomo, che per quasi mille anni nel periodo compreso tra il 17 gennaio e il 5 febbraio, attraverso il suono campane e un tamburo scordato, diffonde la propria storia facendo rivivere principalmente nella memoria dei Monfortesi e di quanti non l’hanno mai ascoltato un periodo storico importante delle Terre di MonsFortius e della nostra Sicilia.
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