L’industria della sicurezza è made in Sicily. Il Sole 24 Ore racconta la “rivoluzione tecnologica” e le attività della palermitana Ksm, azienda dalla storia centenaria, che opera per garantire la sicurezza di cittadini e imprese.
Ksm, la “rivoluzione tecnologica” al servizio della sicurezza
Un’eccellenza, quella della palermitana Ksm, che supera i confini regionali. L’ultimo grande appalto aggiudicato, infatti, riguarda la sicurezza del porto di Genova. La società che fa capo alla famiglia Basile è già presente con il suo personale negli aeroporti di Palermo e Trapani, nonché nei porti di Messina e Reggio Calabria. Ha curato la security di eventi internazionali, con il G7 di Taormina e l’Expo 2015 di Milano.
«La presenza di Ksm a Genova ha un forte valore simbolico, perché oltre a una dimensione professionale, avere acquisito questa responsabilità certifica nei fatti il progress in espansione del nostro gruppo», racconta a Il Sole 24 Ore Filippo Basile, amministratore delegato e rappresentate della quinta generazione. Il 2021 di Ksm si è chiuso con un fatturato di circa 150 milioni e una crescita, rispetto al 2020, del 10%. In Italia ha 4mila dipendenti.
L’innovazione tecnologica è al centro della strategia di crescita di Ksm, sulla spinta anche di partnership di valore, come quella con la israeliana Lotan HLS & Defense, specializzata in antiterrorismo, cyber security, business continuity e nella progettazione di sistemi di sicurezza per governi, organizzazioni internazionali e statali e società commerciali.
«Negli ultimi cinque anni il mercato è profondamente cambiato – sottolinea ancora Basile – da qui l’esigenza di accelerare sul fronte della sfida tecnologica che noi stiamo affrontando con nuove partnership e processi di partecipazione e acquisizione di aziende fortemente innovative».
«Il nostro approccio comunque – precisa l’amministratore delegato – si basa sull’integrazione tra uomo e tecnologia con l’obiettivo di migliorare l’acquisizione e l’analisi delle informazioni, migliorare i processi di verifica e gestione degli incidenti, favorire l’adeguamento organizzativo a partire dai dati raccolti».
Ksm, oltre alla sensoristica, ha implementato l’uso di robot, le infrastrutture di data analysis e gli algoritmi per la prediction, i sistemi di realtà aumentata per rendere più efficace l’intervento dell’uomo, la biometria con computer vision applicata al riconoscimento facciale, sistemi di digital twin che creano un doppio digitale nelle aree da controllare.
A livello operativo, questi servizi vengono gestiti da due società che fanno parte del Gruppo Basile: la Società operazioni di sicurezza (system integrator tra uomo e tecnologia, con 14 centrali operative) e la Strategic risk consulting (system integrator a servizio del gruppo per l’analisi, la gestione e il governo dei rischi operativi attraverso l’attività di scouting tecnologico).
In riferimento alla cyber security, con la difesa delle grandi imprese dagli attacchi informatici, il Gruppo ha una partnership con Darktrace, tra le principali aziende al mondo del settore, che ha la sede principale a Cambridge. Ksm, inoltre, si misura sul fronte della business continuity, intervenendo in caso di blocco, per fare ripartire i sistemi informatici.
L’azienda palermitana si sta anche muovendo anche per la cosiddetta “sicurezza energetica” che punta a garantire l’autonomia dal punto di vista energetico a imprese e infrastrutture pubbliche. Ha siglato una partnership con Widech, holding italiana quotata al mercato Euronent di Parigi, attiva nei progetti di green economy e intelligenza artificiale.