È scoppiato nel 2016 il caso della baby squillo palermitana di 16 anni, che ha portato all'arresto del 30enne Dario Nicolicchia, suo ex fidanzato accusato di averla convinta a prostituirsi. Adesso lei ha deciso di raccontare cioè che è successo, davanti alle telecamere di "Storie italiane", programma in onda su Rai Uno. "All’inizio era tutto normale, lui era gentile e dolce – ha raccontato la ragazza, che oggi di anni ne ha 21, e che non ha voluto farsi riprendere dalle telecamere – poi mi ha fatto entrare nelle sue perversioni e mi ha avvicinato ad altre persone interessate a stare con me".
Nicolicchia, condannato a 9 anni per faqvoreggiamento della prostituzione, aveva creato delle pagine Facebook e si affidava anche ad alcune bacheche virtuali di siti hot. Per la vittima è stato tutto graduale, mentre il ragazzo le faceva capire che tutto era perfettamente normale: "Non ho compreso la gravità della cosa perché è tutto successo gradualmente. Il mio ragazzo ha iniziato a dirmi che era tutto normale, che queste cose capitano ad una certa età, che era normale prostituirsi, anche se lui non ha mai usato questo termine. Voleva avere questa esperienza con me ed era felice. Era una sua perversione. Me l'ha fatto passare come se fosse una cosa normale. Come andare a comprare il pane". Poi l'intervista si interrompe, lacrime e commozione. "Solo dopo ho capito che mi stava manipolando".
Tutto sarebbe cominciato nel 2015. La ragazza ha raccontato che Nicolicchia l'avrebbe fotografata nuda e in pose sexy e si sarebbe anche arrivati a filmini pornografici amatoriali. "Ho chiuso gli occhi, volevo andare via dall'Italia e ho cercato di resistere. Mi diceva che avrei dovuto fare quel tipo di vita per un anno. Lui teneva i soldi e mi dava 20 o 30 euro".
"Questa perversione lo rendeva felice, e visto che a lui andava bene, a me andava bene così. Sentivo che dovevo andare avanti, perché se non lo facevo sarei stata infantile, e quindi era colpa mia, poi successivamente ho capito…", ha aggiunto lei, che a un certo punto iniziato a prendere consapevolezza di ciò che stava facendo. La ragazza ha raccontato tutto alla madre ed è iniziata così l'inchiesta.
"Ero devastata, avevo attacchi di panico. L'ho lasciato e mi sentivo in colpa. Ho parlato con mia madre dopo un anno di silenzi. Pensavo fossi buona solo per prostituirmi ma volevo sentirmi libera. Ora ho un ragazzo, ho capito finalmente cos'è l'amore e vorrei entrare all'università". "Ragazze non dovete spaventarvi – è il suo messaggio a distanza di oltre due anni dai fatti – dovete reagire, denunciare, vivete la vostra vita, andate avanti, siete giovani". Nove persone sono state condannate a vario titolo per induzione e sfruttamento della prostituzione minorile. Coinvolti anche personaggi insospettabili della "Palermo bene".