Versate in un tegame un 1 litro di acqua minerale naturale e portatela ad ebollizione, dopodiché spegnete il fuoco e lasciatela intiepidire.
Anticamente si pelavano le mandorle e si tritavano e dentro ad un canovaccio poroso si bagnavano e strizzavano per ottenerne il vero latte di mandorla. Ormai è cosa rarissima trovare chi pratica questo procedimento e si fa largo uso dei panetti di pasta di mandorla preconfezionati…
Spezzettate la pasta di mandorle e aggiungetela all’acqua tiepida, continuando a mescolare fino al completo scioglimento della stessa.
Ponete il composto ottenuto dentro ad un contenitore di acciaio o alluminio, e mettetelo nel freezer; dopo circa 40 minuti estraete il contenitore dal freezer e cominciate a rompere ii ghiaccio servendovi di una frusta di acciaio, poi riponete di nuovo il contenitore nel freezer.
Ripetete la stessa operazione ogni 30 minuti circa, avendo cura di rompere il ghiaccio molto finemente ogni volta (da questo dipende il risultato finale); dopo circa 4 ore la granita sarà pronta.
Se volete rendere la granita ancora più cremosa così come in realtà è in Sicilia (a differenza delle granite “generiche”..), procedete così: quando la granita è pronta, frullatela in un mixer per qualche secondo per renderla più fluida quindi versatela in un contenitore di acciaio. Montate tre albumi a neve ferma e aggiungeteli alla granita amalgamandoli per bene; ponete il composto risultante in freezer per almeno 30-40 minuti, quindi estraetelo, rompete di nuovo il ghiaccio e servite.
Se non trovate il panetto di pasta di mandorle, potete realizzare la granita con del latte di mandorla già pronto
Carmelo Salerno