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La Real Cantina Borbonica di Partinico (PA) è una costruzione unica nel suo genere, risalente al 1800. Si tratta di una struttura architettonica di grande valore nell’ambito delle opere rurali del territorio, sicuramente una delle maggiori opere civili di Partinico.

Il progetto fu affidato al Regio Architetto Carlo Chenchi che si avvalse, sicuramente, di un collaboratore, probabilmente il partinicese Giuseppe Patti. Altro personaggio che è giusto citare per l’interessamento che dimostrò prima, durante e dopo la costruzione della cantina fu il Cav. Felice Lioj, Intendente della Real Commenda della Magione.

Lui fu incaricato di acquisire le terre vicine alla nuova Azienda. Sorse così quella che venne chiamata “Incantina di vino, liquori ed olii” con annesso “fondaco bettola e locanda”. Rappresentò una vera e propria industria in cui i prodotti agricoli grezzi, sia coltivati nei Poderi Reali che anche di altra provenienza, venivano trasformati e approntati per la commercializzazione.

Nel 1803 l’azienda fu completata e furono spesi circa 18.000 scudi. Vi lavorarono una ventina di persone tra contadini, agrimensori, operai specializzati ed operai comuni, mastri bottai ed altri che portarono questa azienda a diventare un punto di riferimento per l’agricoltura di tutto il territorio.

La Cantina si sviluppa, con le sue varie costruzioni, sotterranei, scivoli, cappella ed altro, attorno ad una antica torre di guardia, forse di epoca federiciana, che fu adibita ad abitazione per chi faceva da sovraintendente. La Real Cantina vera e propria si presenta come un “Corpo di grande impatto visivo con i suoi pilastri e i suoi archi a crociera che danno movimento a tutto l’insieme”.

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