Museo sì, ma con un anima social. Ci troviamo in un periodo storico in cui tutto ciò che riguarda le moderne forme di comunicazione finisce per generare sempre un po' di diffidenza. Libertà di espressione non fa quasi mai rima con uso consapevole e, soprattutto negli ultimi tempi, l'immagine dei social media non ha goduto di un'ottima reputazione. E' probabilmente per questo – ma non solo – che il caso del Museo Archeologico 'Antonio Salinas' di Palermo va raccontato, perché dimostra che determinati strumenti di comunicazione, se usati nel modo giusto, possono fare la differenza.
Chiuso per un lungo restauro, da circa un anno ha saputo rilanciare la propria immagine attraverso i social media e l'adesione ad alcune iniziative come #invasionidigitali e #museumweek, riuscendo così a creasi una nuova reputazione. Il caso appare anche più singolare se inserito nella realtà museale siciliana, che non sempre ha saputo tenersi al passo, sviluppando strategie di digitalizzazione e valorizzazione culturale. Mancano i fondi, mancano i mezzi, manca un progetto condiviso… Sembra mancare sempre qualcosa.
Il Museo Archeologico Antonio Salinas di Palermo è uno dei più ricchi d'Italia per vastità e importanza delle collezioni, che includono capolavori della cultura fenicio-punica, greca, etrusca e romana, per non parlare di enormi testimonianze della storia siciliana. Con un anima così 'antica', però, è riuscito a diventare un museo social a tutti gli effetti, creandosi una reputazione online molto forte. I protagonisti delle strategie sono il direttore del Museo – l'archeologa Francesca Spatafora – e l'addetto alla comunicazione – Sandro Garrubbo -: quest'ultimo, catalogatore con esperienza nel settore pubblicitario, è diventato social media e content manager del Museo.
Adesso si attende il risultato finale: quello della riapertura di tutta l'area espositiva. Si è trattato di un restauro lungo e complesso, che ha interessato il complesso architettonico che ospita il Museo, la seicentesca Casa dei Padri Filippini all'Olivella.
Ma perché abbiamo deciso di parlarvi di questo Museo? Il Salinas è riuscito, grazie al duro lavoro di chi ha sempre saputo apprezzare il suo potenziale, a sviluppare una strategia di web marketing culturale, coinvolgendo l'utenza, creando una propria immagine e rendendosi identificabile. Ha saputo trovare una propria strada, nonostante le difficoltà, scegliendo uno slogan, "Aperti per vocazione", che non potrebbe essere più eloquente. Segno di una Sicilia che si dà da fare.
Certo, bisognerà aspettare il momento dell'apertura definitiva per conoscere i risultati finali di questo nuovo approccio ma, nel frattempo, non si può fare altro che apprezzare quanto fatto finora, auspicando che sia di esempio per altre realtà analoghe.
Al momento l'esposizione permanente è chiusa al pubblico, ma rimangono aperte le mostre:
– "Nutrire la città – A tavola nella Palermo antica", fino al 30 novembre 2015 (da martedì a venerdì 9.30-19:00 /sabato e domenica 9.30-13.00)
– "Gli Etruschi a Palermo – Il Museo Casuccini", fino al 31 dicembre 2015 (da martedì a domenica 9.00-13.00 / 15:00-19:00).