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La ‘Sagra della Vastedda’, a Capaci l’evento che apre il novembre palermitano

Si avvicina a grandi passi il mese di novembre, che a Capaci, in provincia di Palermo, si apre abitualmente con la tradizionale Sagra della Vastedda, che quest’anno proporrà grandi sorprese.

Tre giorni di festa a Capaci

Quest’anno i giorni di festa saranno tre, da lunedì 30 ottobre a mercoledì 1 novembre 2023. Saranno coinvolte sia Piazza C. Troia (per la consueta distribuzione delle tipiche focacce condite) che Piazza A. Cataldo, che ospiterà degli stand di Cooperative agricole che venderanno i loro prodotti raccolti in terreni confiscati alla mafia, accompagnati da diverse degustazioni offerte al pubblico.

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Durante lo svolgimento della Sagra, si esibirà un numeroso e talentuoso gruppo folcloristico siciliano, composto da quasi 70 membri, di cui 20 bambini in costume tipico. La serata verrà degnamente conclusa con uno spettacolo entusiasmante dell’artista palermitano Salvo Piparo, attore e cantastorie, autore del riuscito “Scordabolario”, il vocabolario delle parole dialettali palermitane dimenticate.

Cosa vedere a Capaci

Sarà anche un’occasione per visitare il paese di Capaci con le sue attrattive. Potete visitare il Palazzo dei Conti Pilo. L’imponente Palazzo che si affaccia su Piazza Matrice di Capaci è noto con l’appellativo di Palazzo Pilo. Sin dal 1626, il palazzo era la residenza di don Vincenzo Pilo e Calvello, a cui il re Filippo IV aveva conferito il titolo di Conte di Capaci.

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1. Vastedda di Enna

Il Palazzo mostra, almeno esternamente, il suo tipico aspetto di residenza di provincia del XVIII secolo. Era composto da due livelli: un piano terra, con varie destinazioni tra cui granaio, cantina, frantoio e persino carceri nella parte più interna, e un “piano nobile”, sede del signore e in parte adibito ad Ufficio della Curia Notarile. Nel piano inferiore del palazzo, all’interno della sala più grande, è custodita una vecchia macina.

La vecchia macina di Capaci

Questa macina è un’importante testimonianza della coltura dell’ulivo, ampiamente diffusa nell’antica baronia capacense. La macina, con una lavorazione completamente a freddo, permetteva di ottenere un olio autentico che esaltava le caratteristiche dell’oliva. I ricchi proprietari terrieri, quando anche l’ultima damigiana d’olio nuovo era stata riempita, amavano deliziare la popolazione offrendo “vastedde” condite con l’olio nuovo.

Cosa è la vastedda

La vastedda è una sorta di focaccia di pane non lievitato, condita con olio d’oliva, sale, pepe e arricchita con sarde salate (o acciughe) e caciocavallo (grattugiato o a scaglie). Questa usanza di offrire le “Vastedde cunzate” è ancora viva a Capaci, e ogni anno il giorno di Ognissanti (il 1 novembre) viene organizzata la Sagra della Vastedda. Oggi, il Palazzo Pilo è la sede di rappresentanza del Comune.

Manuela Zanni