Il ricchissimo patrimonio enogastonomico, unico nel suo genere per varietà e qualità, che questa terra ha da offrire rappresenta uno dei motivi principali che ogni anno spingono turisti da tutto il mondo a visitare la Sicilia. E sebbene numerose siano quelle prelibatezze, dagli arancini alla granita, che generalmente vengono associate alla cucina regionale siciliana, è importante conoscere quei luoghi specifici dove è possibile gustarle al meglio in un’atmosfera tutta siciliana. In questa piccola guida Wimdu vi dà qualche prezioso consiglio su come pianificare al meglio il vostro itinerario enogastronomico siciliano. Perché, soprattutto in Sicilia, il cibo è un’esperienza da vivere a 360 gradi.
Palermo: la capitale dello street food
Mercato di Ballarò a Palermo. Fotografia di jafsegal via Flickr CC
Sebbene nell’immaginario collettivo per i siciliani la tavola sia sacra, luogo di convivialità e pasti luculliani per eccellenza, inizieremo il nostro percorso da un’altra usanza che specie negli ultimi anni sta attirando sempre più turisti verso l’isola, ed in particolare a Palermo. Non è un caso che il capoluogo siciliano sia stato scelto dalla rivista Forbes come quinta destinazione mondiale per lo street food e prima in Europa. Un’usanza le cui origini risalgono alle innumerevoli dominazioni che nei secoli si sono succedute in Sicilia, unendo i sapori delle ricette arabe, spagnole e francesi all’arte dell’arrangiarsi tipica della cucina del popolo. Un giro tra i coloratissimi mercati di Ballarò, Vucciria e il Capo, senza dimenticare il Mercato delle Pulci e Lattarini, è una delle esperienze più autentiche da provare nel vostro viaggio a Palermo. Un tripudio di colori e sapori, tra un arancino, piuttosto che lo sfincione, la pizza tipica siciliana, o il pane ca meusa. Senza contare una grandiosa offerta di pesce fresco in tutte le sue varianti. Più voglia di dolce? Qui la scelta è tra i cannoli di ricotta e la cassata.
La Sicilia barocca: tra pasti in riva al mare e cioccolato azteco
Piazza di Marzamemi. Fotografia di 53034292@N03 via Flickr CC
Spostiamoci verso la parte sudorientale dell’isola, più precisamente nella zona una nota come Val di Noto, vero epicentro del barocco siciliano e che comprende le province diSiracusa, Ragusa e Catania, oggi riconoscita patrimonio UNESCO. Un’area ricca di fascino per il suo patrimonio culturale, paesaggistico e, ovviamente, enogastronomico. Quale migliore scusa per visitare questi luoghi alle pendici dell’Etna se non quella di gustare un buon piatto di pasta alla norma, ancora meglio se nella variante a involtino, rigorosamente con i tipici maccheroni alla siciliana. Il tutto da accompagnare, manco a dirlo, con un bicchiere di Nero d’Avola. Più in vena di pesce? Spostiamoci nel punto più a sud dell’isola, esattamente a Marzamemi. Si tratta di un caratteristico villaggio di pescatori, conosciuto soprattutto per la sua tonnara, dove è possibile gustare piatti a base di pesce freschissimo e altre delizie siciliane a due passi dal mare. Gli amanti della cioccolata non potranno non visitare Modica, città barocca per eccellenza, nota anche per la produzione del cioccolato azteco introdotto dagli spagnoli durante la dominazione in Sicilia del XVI secolo.
Isole Eolie: un pranzo da film nella natura incontaminata
Isola di Salina. Fotografia di sfreni via Flickr CC
Le Isole Eolie, a loro volta riconosciute patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, sono tra i luogi più affascinanti di tutta la Sicilia. Questo piccolo arcipelago di origine vulcanica racchiude in sé una natura incontaminata, paesaggi mozzafiato e, manco a dirlo, una cucina che riflette al meglio le sue tradizioni. I capperi sono tra gli ingredienti base di questa cucina, il più delle volte accompagnati a piatti a base di pesce, pasta, ma anche nel tradizionale pane cunzato. Tra le “sette sorelle”, Salina è con molta probabilità l’isola più funzionale ad una vacanza di totale relax, a contatto con la natura e dove è possibile gustare alcuni piatti tipici, da grigliate di pesce alle pepate di cozze, in alcune cornici degne di un film. Dopo una giornata di mare a Salina, infatti, è da provare assolutamente la Locanda del Postino, in località Pollara, esattamente nei fantastici luoghi dove è stato girato l’ultimo film che ha visto protagonista Massimo Troisi.
Taormina: tra eleganza e romanticismo
Linguine all’aragosta. Fotografia di takaokun via Flickr CC
Taormina potrebbe essere definita come il “salotto elegante” della Sicilia e rappresenta una delle principali destinazioni dell’isola. Oltre che dalle sue bellezze paesaggistiche, architettoniche e dalla sua rilevanza storica, ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo vengono attratti dal suo status di centro della “dolce vita” siciliana. Taormina, infatti, non solo ha tantissimo da offrire in fatto di attrazioni ma è anche la meta ideale per coloro alla ricerca di un weekend romantico. I numerosi ristoranti e trattorie presenti nei pressi del Teatro Greco e sul lungo mare danno la possibilità di gustare le pietanze tipiche della cucina locale in una cornice meravigliosa. Una degustazione di pesce fresco in queste trattorie è un’esperienza che da sola vale il prezzo del biglietto aereo e che renderebbe la vostra vacanza indimenticabile. Da provare assolutamente piatti come linguine alle vongole, risotto di mare, ma anche una grigliata a base di totani o involtini di pesce spada. Il tutto da accompagnare rigorosamente con un fresco bicchiere di Etna Bianco.
Provincia di Trapani: tra couscous e vino Marsala
Couscous alla Trapanese. Fotografia di vialbost via Flickr CC
Per concludere il nostro itinerario sulle esperienze gastronomiche in Sicilia ci spostiamo nuovamente al lato ovest dell’isola, più precisamente nel Trapanese. Quest’area ha tantissimo da offrire sia in termini di bellezze naturalistiche, basti pensare alla magnifica spiaggia di San Vito Lo Capo, che culturali. Anche in queste zone le opzioni sono pressoché infinite. Nelle numerose tratorie presenti in località balneari come la stessa San Vito o Castellammare del Golfo, senza considerare la bellissima isola di Favignana, è d’obbligo provare delizie locali come la pasta coi ricci o le pietanze a base di couscous in tutte le loro varianti.Quest’area è nota anche per la ricchezza dei propri mercati, dove è possibile acquistare pesce fresco, frutta o semplicemente assaggiare il celebre pane cunzatu, solitamente a base di aggiughe, formaggio a fette e pomodori, tra i simboli del cibo da strada siciliano. Voglia di dolce? È il caso di optare per un cannolo di ricotta, magari da accompagnare con un bicchiere di Marsala o Zibibbo.
Immagine di copertina: Mercato di Ballarò a Palermo. Fotografia di irlend via Flickr CC
Fonte: http://www.wimdu.it/blog