La Sicilia è la regione sede del maggior numero di siti patrimonio dell'umanità dell'UNESCO in Italia. Luoghi di grande bellezza architettonica, storica, paesaggistica e culturale quelli scelti dall'UNESCO come Patrimonio dell'Umanità.
In Italia sono 50 i siti UNESCO, e 6 dei quali situati in Sicilia.
Eccoli:
1. La villa del Casale di Piazza Armerina, dal 1997;
2. Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, dal 1997;
3. Le isole Eolie, dal 2000;
4. Otto comuni appartenenti al Val di Noto: Caltagirone, Militello in Val di Catania, Catania, Ragusa, Modica, Noto, Palazzolo Acreide e Scicli, dal 2002;
Caltagirone
Noto
5. Il centro storico di Siracusa e la Necropoli di Pantalica, dal 2005.
6. Il vulcano Etna, sito naturale del Patrimonio dell'Umanità, entrato nella lista del comitato parigino World Heritage List nel giorno del solstizio d'estate del 2013.
Inoltre, fanno parte del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO: la metodologia di coltivazione dell’uva ad alberello di Pantelleria, l’Opera dei Pupi e la Dieta Mediterranea, che la Sicilia condivide con altre Regioni italiane e la Spagna, la Grecia e il Marocco
Coltivazione dell’uva ad alberello di Pantelleria
L’Opera dei Pupi
L’Italia ha dunque 50 bollini Unesco . E si colloca così in cima a tutti: 38 la Francia, 39 la Germania, 43 la Spagna, 46 la Cina; la Sicilia in vetta alla classifica con sei bollini.
Il 29 giugno 2015 è stato inserito l’Itinerario Arabo Normanno di Palermo, Monreale e Cefalù.
Ancora mancano i riconoscimenti a: Segesta, Selinunte, Erice o Mozia e la riserva dello Stagnone. Per non parlare di Taormina, ma si ipotizza anche una possibile candidatura del Castello della Colombaia di Trapani, e del sito geologico Scala dei Turchi.