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Tante sorprese per la stagione estiva del Museo internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”. A partire da questa settimana, iniziata lunedì 3 giugno, le gesta dei paladini di Francia animeranno quotidianamente la sala teatro, con appuntamenti ogni lunedì alle ore 11 e da martedì a sabato alle 17.

Proclamata nel 2001 dall’Unesco “Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità“, l’opera dei pupi è il teatro tradizionale siciliano delle marionette risalente all’Ottocento. Con i suoi spettacoli coinvolgeva quotidianamente il pubblico con lunghi cicli di narrazione incentrati sulle avventure dei paladini di Francia.

Nella leggenda di Carlomagno, Orlando e Rinaldo, diversi temi si intrecciano intorno alla guerra dei Cristiani e dei Saraceni, provocando così una forte immedesimazione da parte degli spettatori. Il costo del biglietto intero è 10 euro; ridotto: 8 euro.

Da quando la nozione di arte popolare è entrata a far parte del patrimonio intellettuale dell’Occidente, gli strumenti per la sua conoscenza si sono via via affinati, partecipando di un più generale rinnovamento e ampliamento che ha riguardato l’oggetto e i metodi delle discipline demoetnoantropologiche.

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Pur se con un certo ritardo rispetto ad altri ambiti del settore, l’arte popolare è stata indagata nelle sue molteplici forme e i suoi prodotti sono stati oggetto di analisi sempre più puntuali anche grazie all’acquisizione di una prospettiva interdisciplinare.

Chiunque volesse approfondire l’argomento, può approfittare dei seminari di Antropologia dell’arte, diretti da Rosario Perricone: giovedì 6 giugno alle 15 all’Accademia di Belle Arti di Palermo (Palazzo Fernandez, aula 5), si terrà Cultura figurativa popolare e suoi usi e riusi, di Gabriella D’Agostino.

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