L'origine del nome della comunità va ricercata nell'opera Gargantua e Pantagruel di François Rabelais, dove il personaggio Gargantua fa costruire un'abbazia denominata appunto Thelema (dal greco θέλημα, "desiderio" o "volontà") per farne una sorta di scuola ideale in cui possano venire ammessi a vivere in comune ragazzi e ragazze che abbiano certe caratteristiche (buoni, belli, gentili), indifferentemente dalla loro condizione sociale e di sangue.
Questa casa, allora come adesso situata alla periferia della cittadina siciliana, fu abitata per circa tre anni da Crowley, insieme ad alcune donne e bambini, presumibilmente loro figli.
Il carattere di segretezza e la presenza di donne e bambini nel gruppo (insieme ad altre stravaganze, come i vestiti all'orientale usati da Crowley), alimentarono tra la popolazione locale le voci più svariate su presunti riti orgiastici, uso di droghe e, addirittura, sacrifici di bambini.
Tutto ciò allarmò la polizia (siamo nei primi anni dell'era fascista) la quale, dopo varie indagini, ordinò l'espulsione di Crowley dall'Italia, che avvenne il 13 aprile 1923, per pratiche oscene e perversione sessuale.
Dopo l'espulsione di Crowley, le donne del gruppo vendettero tutti i mobili e gli arredi della casa agli abitanti del paese, sia per poter pagare i debiti lasciati dallo stesso Crowley, sia per potersi pagare il viaggio di ritorno a casa.
La casa, che versa in stato di abbandono, attualmente risulta essere in vendita.
Da Wikipedia