Oggi andiamo alla scoperta di un luogo affascinante: il labirinto di Donnafugata.
Il labirinto, nell’immaginario collettivo, ha sempre portato con sé un ricco bagaglio di valori simbolici e letterari. Immagine di potere, ma anche di sfida, oggetti di divertimento o di punizione, con le sue strade e le sue scelte è sempre stato presente: dal labirinto di Cnosso, ai racconti che vedono protagonisti Teseo, Icaro, Arianna e il Minotauro, sono tante le storie che includono questo suggestivo luogo.
In Sicilia non mancano esempi in tal senso, come, appunto, il labirinto del Castello di Donnafugata. Ci troviamo a Ragusa, in un luogo che non ha certo bisogno di presentazioni. Esempio di labirinto in pietra, è formato da pareti in muratura, con pietra locale e malta.
Secondo alcuni si tratterebbe di muretti a secco, ma secondo altri non si può parlare di questo tipo di tecnica, come peraltro si evincerebbe dalle foto. A sorvegliare questo luogo affascinante è un soldato in pietra.
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La forma trapezioidale riprende quella inglese di Hampton Court, vicino Londra. Il Barone l’aveva, probabilmente, visto in uno dei suoi viaggi. Un tempo i muri del tracciato erano ricoperti da siepi di rose rampicanti, che impedivano di sbirciare o scavalcare le corsie. Oggi di quelle rose non c’è straccia, ma ciò non toglie che il labirinto del Castello di Donnafugata rimane uno dei più affascinanti e merita una visita.
Una piccola curiosità: il Castello è stato uno dei set del film “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone.
Foto di Mboesch – Opera propria, CC BY-SA 3.0, Collegamento