Sul Monte Pellegrino di Palermo esiste un labirinto decisamente insolito. Al suo interno, infatti, non ci si può perdere. Il labirinto di Monte Pellegrino è composto da 2260 pietre, è stato ideato da Stefano Baldi e realizzato con la collaborazione di Marina Modica. Riproduce la tipologia più antica di labirinto, cioè l’Unicursale Cretese, in questo caso a 11 spire o lame.
Questa suggestiva opera si trova in un’area del Monte nota come “La piana di Mezzo”. È stata scelta una radura di forma circolare, del diametro di 19 metri, che è circondata da pini ed eucalipti. A garantire l’accesso al labirinto vi sono due sentieri, uno a est, delimitato da pietre, e uno a sud. Quest’ultimo, inoltrandosi nel bosco, percorre per circa 200 metri un’antica strada di cui rimane soltanto la massicciata.
Entrambi i sentieri si collegano alla strada di servizio della Forestale, chiamata Mountain-bike1, formando un percorso ad anello lungo il quale si trova il Labirinto.
Le pietre utilizzate per costruire la struttura sono state raccolte tutte nel bosco circostante e disposte lungo una trincea ricavata sulla tracciatura. L’orientamento dell’asse centrale è Nord-Sud con il percorso di entrata da Est ad Ovest (dalla luce verso l’ombra) e quello di uscita da Ovest ad Est (il ritorno alla luce dall’ombra).
I colori del Labirinto mutano con le stagioni e lo rendono partecipe della pioggia, della siccità, del sole e del vento, potendolo così definire un “labirinto vivente”.
Ecco come raggiungere il Labirinto di Monte Pellegrino dalla strada carrabile Via Pietro Bonanno (proseguendo per il bosco)