Vi siete mai chiesti da dove derivi la lagnusia siciliana? Non stiamo parlando dell’atteggiamento, bensì proprio della parola! Oggi scopriremo insieme la storia di un termine e dell’aggettivo da esso derivato. Partiamo dal chiarire che lagnusia si può tradurre come pigrizia e ignavia, ma anche come tendenza a lamentarsi in modo indolente, borbottare in modo fastidioso.
La storia di questa parola sarebbe molto antica: deriverebbe infatti, dal verbo latino “laniare”, cioè lamentarsi, che incontra l’aggettivo “lanarius”, cioè vile o codardo.
A tal proposito, sappiate che in francese si definisce come “lanier” l’operaio che lavora la lana e che questo termine è diventato con il tempo utilizzato per indicare i codardi e parassiti.
Anche in italiano, di fatto, il laniere è una persona rozza e spregevole, che in senso lato era anche pigra. Lavorare la lana era un’attività associata all’indolenza e la radice è simile a quella di chi tende a lamentarsi di qualsiasi cosa.
Così, arrivando al siciliano, la lagnusia ha questa doppia valenza, un modo di essere pigri a 360 gradi, non solo in modo pratico, ma anche un po’ esistenziale!