Arancina o arancino? Questo è il problema. Un'eterna questione che sembra non avere mai fine. Tanti i pareri, tante le discussioni, tante le certezze dell'una o dell'altra parte. La verità è che, probabilmente, non ci si metterà mai d'accordo e, in fondo, è bello che sia così. Le tante diversità del territorio siciliano ne costituiscono un punto di forza.
A intervenire nel dibattito, stavolta, è un esperto: lo chef stellato siciliano Ciccio Sultano, con un intervento sul suo sito (www.cicciosultano.it), intitolato "L'arancina è femmina. Parola di Sultano".
Per me non ci possono essere dubbi – scrive lo chef – l’arancina va declinata al femminile sempre e comunque, al pari del pensiero corrente espresso anche nel palermitano.
La rotondità nell’immediato fa pensare alle morbide forme di una donna – si legge ancora -. Ragion per cui l’arancina è femmina. Tra l’altro, la forma rotonda che è quella tradizionale, può essere equiparata anche a quella dell’arancia, anch’essa tonda, dunque la desinenza è al femminile. So bene che in altre parti di Sicilia si declina al maschile, ma bisogna anche accertarsi della forma, ossia se viene realizzata a punta, come una sorta di triangolo che, qui in provincia di Ragusa è piuttosto desueto, almeno se ci dobbiamo attenere ai dettami impartiti dalla tradizione.