Un rapper in giacca e cravatta, un medico con la passione per la musica che alterna sapientemente, e con eguale passione, le note musicali al bisturi. Elio Rinella, da oggi DoppioNero, incide il suo nuovo brano con la MTM Metamorfosi, casa discografica messinese che in lui ha creduto e investito. “Di Elio abbiamo apprezzato sin da subito uno stile puramente cantautorale, grinta e voglia di evolversi. – racconta la discografica Carmen Villalba – Abbiamo pubblicato con la mia etichetta, MTM Metamorfosi, tre singoli: Passi, Una storia tra tante, Cenere ed infine il suo primo Ep Passi. Abbiamo avuto diverse soddisfazioni sia a livello radiofonico che nella classifica I Tunes”.
Il nuovo singolo s’intitola Acqua featuring con l'artista Luce, uscito il 27 maggio 2016, disponibile su Youtube, I Tunes (dove è già entrato in classifica) e negli store digitali e in rotazione radiofonica da quella data. In questo nuovo lavoro discografico, l’artista sposa uno stile a metà strada tra hip hop e rap e crea così un nuovo progetto dal nome Element di cui il primo singolo, come detto, prende il nome di Acqua, con la partecipazione di una voce femminile.
"Vorrei portare il rap in ambiti che gli sono ancora preclusi sporcandolo d'eleganza" spiega DoppioNero motivando la volontà di dedicarsi a un nuovo stile musicale.
Nel testo si enfatizzano l’amore e una potentissima attrazione fisica in grado di generare emozioni palpabili, ben evidenti nel video musicale. Acqua esprime l’alchimia, la passione travolgente tra un uomo e una donna, racconta una storia di tradimento e di pentimento, di perdono ma soprattutto di amore incondizionato oltre il limite della comprensione. "Amore ed alchimia devono viaggiare sulle mie note musicali creando un vortice di emozione inconsapevole " sottolinea DoppioNero.
Si manifesta sin dall'inizio del brano la ricerca di nuovi suoni, che imprimono un'armonia decisa e riconoscibile creando effetti a volte inaspettati.
Mi copri come edera/quando sono con te/il rumore del vento/io ti sento dentro/quando sono con te/si sazia il mio tormento. Così recita il brano che si conclude con una citazione che vuole essere un omaggio a Pablo Neruda: Calda luna quali oscure acquee tra le tue colonne.
Parole scandite che viaggiano trasportate dalle note musicali composte dall’artista siciliano. Il video musicale, interamente girato nei dintorni del catanese, è scritto e diretto dallo stesso Elio Rinella, con l'eccezionale partecipazione di Grazia La Naia, coreografa veneziana che vanta nel suo curriculum la collaborazione con il FNASD AterBalletto di Reggio Emilia, la docenza di Teatro Danza nella scuola di alto perfezionamento artistico Sanremo Productions Academy. Inoltre è stata regista e coreografa in occasione del Carnevale di Venezia 2015.
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Acqua
Sole, luna, alba, tramonto,
è come un sogno, vissuto fino infondo
se mi svegli, io, vado a fondo.
Luce, buio, notte, giorno,
il battito di un cuore, tocca le mie ore,
addosso sento, sento il tuo sapore
nei tuoi occhi, neri come questa notte
di noi vedo pergamene scritte,
di noi leggo, leggo quel futuro
e se vorrai vivremo, solo amore vero.
Lo so…
magari, ci saranno cose storte
non andare via, questa vita mi ha già dato botte
questa confessione non la dire forte,
io nel mondo, vado a muso duro
ma è solo per sentirmi più sicuro.
Tutto, solo, scena,
senza il tuo calore addosso sono perso
e nel buio di me stesso
bisogno amore… senza te non è lo stesso…
Rit. No non possiamo trovare
desiderio ancestrale
uno come te una come me
bevo dal tuo bicchiere
non possiamo trovare
quasi surreale
non possiamo trovare
uno come te una come me…
Vero, amore, perdono
sono un uomo,
io nel mondo voglio il trono
senza te la mia vita, una canzone senza rima.
Ora, sesso, profumo, smosso,
occhi e bocca ho sigillato
hai tu la chiave del peccato.
Lo so…
tu mi hai perdonato
ma nulla e stato cancellato
giorno dopo giorno il tuo cuore va riconquistato
tu, fiore del deserto,
io ti tengo vicino al petto
in me sei come acqua, acqua in tempesta
di te ciò che bevo mi devasta.
Rit. No non possiamo trovare
desiderio ancestrale
uno come te una come me
bevo dal tuo bicchiere
non possiamo trovare