I parenti e gli amici non si raccapezzano, ma Vincenzo Paduano ha comunque arso viva l'ex fidanzata Sara Di Pietrantonio, appena 22 anni. Lei era "colpevole" di averlo lasciato e di avere cominciato una nuova relazione. L'omicida, 27 anni, si è autodefinito "ossessionato, paranoico, geloso" di fronte a Luigi Silipo, il capo della squadra mobile di Roma. Ha anche provato a difendersi, sminuendo l'orrore commeso: "È stato un incidente, volevo solo spaventarla".
Scavando nella sua vita, viene fuori il ritratto "di sempre", quello consueto in questi casi. Vincenzo ha vissuto circondato da una famiglia che tutti non esitano a definire "normale". A Castel Giubileo, periferia a Nord Est di Roma, a ridosso del raccordo, è cresciuto in una palazzina tirata su dal nonno insieme agli zii e ai genitori, alla sorella e ai cugini. Vincenzo è andato a una scuola "normale", ha frequentato amici "normali" e faceva un lavoro "normale". Impiegato presso la società di sicurezza Flash Capitol, non portava la pistola ma svolgeva semplici mansioni di portierato.
Vincenzo ha anche recitato in una fiction Mediaset, "I Liceali". Nella foto qui sopra, dovrebbe essere il ragazzo in alto a sinistra, con la maglia a righe grigie e arancioni. Un ruolo di secondo piano, qualche battuta, ma che l'aveva reso contento e orgoglioso. "Quando aveva avuto quella parte non si vedeva più in giro. Per un po' aveva cambiato frequentazioni", raccontano nel quartiere. Che ancora si domanda come Vincenzo Paduano, un ragazzo "normale", abbia potuto compiere quest'abominio.