Dalla Sicilia agli Stati Uniti seguendo la passione per l’astrofisica. La storia del giovane palermitano Mario Damiano è quella di un talento che realizza il suo sogno, perché è appena stato assunto dalla Nasa. Mario ha incontrato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e ha raccontato la sua storia. Per arrivare all’importante agenzia Usa ha seguito il tradizionale iter, inviando la propria domanda dopo aver trovato un bando. Ha spedito il suo curriculum e, dopo una serie di telefonata è arrivata la risposta tanto attesa: è stato assunto.
Il giovane siciliano ha studiato alla Facoltà di Fisica a Palermo, conseguendo una laurea triennale e una laurea magistrale con specializzazione in Astrofisica. In particolare si occupa di studiare i pianeti extrasolari: capire di cosa sono fatti, qual è la loro composizione chimica, comprendere se possono ospitare vita, in quale contesto di possono classificare, perché sono tanto diversi dai pianeti che si trovano nel nostro sistema planetario.
La notizia dell’assunzione alla Nasa ha sorpreso il palermitano: intervistato dalla stampa locale, non esita a dire di essere scioccato ed emozionato. Raggiungere questo traguardo è la realizzazione di un sogno, senza nulla togliere agli istituti di ricerca italiani. Un grande in bocca al lupo al giovane Mario Damiano, quindi.
Tra gli ultimi risultati della Nasa c’è la scoperta di 219 nuovi possibili pianeti. L’Agenzia ha presentato gli ultimi risultati del telescopio spaziale Kepler: sono stati scoperti 219 nuovi possibili pianeti esterni al Sistema solare, 10 dei quali grandi quanto la Terra e posti nella fascia abitabile, cioè a una distanza giusta dalla propria stella per poter avere acqua liquida in superficie. Salgono così a 4.034 i potenziali mondi alinei: di questi, 2.355 sono stati verificati come pianeti e più di 30 sono grandi quanto la Terra in fascia abitabile.
«Questo catalogo frutto di misure estremamente accurate è la base di partenza per rispondere ad una delle domande più interessanti dell’astronomia: quanti sono i pianeti simili alla Terra nella nostra galassia?», spiega Susan Thompson, coordinatrice del catalogo presso il Seti Institute di Mountain View, in California.