La rilevazione del sistema Excelsior di Unioncamere e Anpal fotografa il mondo del lavoro e stima, per il mese di febbraio, nuovi ingressi di personale nelle aziende della Sicilia per 17.670 unità. Le entrate previste in Sicilia nel trimestre febbraio-aprile sono di 54.400 unità. Quali sono le figure più richieste.
Fra queste ricerche di personale, il 21,4% è relativo a figure di dirigenti, professionisti specializzati e tecnici; il 34,1% a impiegati, professionisti commerciali e nei servizi; il 33,5% operai specializzati e conduttori di macchine e impianti; infine, solo l’11% riguarda le professioni non specializzate.
Andando, invece, ai settori che assumono di più, troviamo al primo posto commercio e servizi (69,8%), poi l’industria (30,2%). Va anche sottolineato come, tuttavia, le aziende hanno sempre più difficoltà a trovare candidati idonei alle loro richieste. Il livello di difficoltà, in tal senso, è salito al 34,5%.
Per quanto riguarda le province che offrono più opportunità, al primo posto troviamo Palermo, Seguita da Catania e Siracusa. Nello specifico, queste sono le richieste provincia per provincia: Trapani, 1.190; Palermo, 4.780; Messina, 2.150; Agrigento, 1.020; Caltanissetta, 960; Enna, 390; Catania, 3.760; Ragusa, 1.070; Siracusa, 2.350.
Il bollettino “Excelsior”, inoltre, include le entrate previste in Sicilia nel trimestre febbraio-aprile. Nell’arco di tre mesi si prevedono 54.400 entrate, con un aumento di 14.920 unità rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Queste le assunzioni stimate per singola provincia nel trimestre: Trapani, 3.990; Palermo, 14.260; Messina, 7.800; Agrigento, 3.020; Caltanissetta, 2.660; Enna, 1.230; Catania, 11.430; Ragusa, 3.520; Siracusa, 6.470.
A livello nazionale, invece, sono 318mila le entrate programmate dalle impresse nel mese di febbraio. Sebbene, rispetto all’inizio dell’anno, ci sia una diminuzione di circa 140mila unità rispetto all’inizio dell’anno, l’aumento rispetto al 2021 è molto significativo, con un incremento di 102mila unità. La domanda di lavoro viene frenata da prospettive meno incoraggianti, legate ai rialzi dei costi energetici e alle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime.
Pesa anche la difficoltà di reperire manodopera, che è in crescita. La mancanza di candidati idonei è la prima causa di mismatch, seguita da preparazione inadeguata e altri motivi. I contratti a tempo determinato si confermano la forma più proposta. Seguono tempo indeterminato e contratti in somministrazione.