Fino al 13 dicembre le arancine e la cuccìa, reginette della festa di Santa Lucia di Palermo, sono oggetto di una campagna sociale a favore dell'istruzione e la cultura dei bambini dei centri sociali Oratorio Santa Chiara, San Giovanni decollato e Biblioteca delle Balate
Durante la settimana dal 7 al 13 dicembre i consumatori di chicchi di riso
e cereali sosterranno una raccolta fondi per l'acquisto di libri destinati ai bambini delle famiglie di Ballarò, il quartiere di Palermo dove molte comunità di immigrati hanno stabilito la propria dimora. I luoghi dove acquistare risi e cuccìa per aderire all'iniziativa benefica sono il Caffè del Gusto di Peppe Giuffrè a Palazzo Riso, é cotta di piazza Castelnuovo e viale Piemonte e sabato 12 e domenica 13 la Biblioteca delle Balate dove donne di varia nazionalità si uniranno per la festa di Santa Lucia.
In italia si sa, il cibo è la maggior fonte di spesa, ed ogni pretesto è buono per festeggiare con una pietanza tipica come nel caso della festa di Santa Lucia.
Secondo un'antica usanza durante i festeggiamenti di Santa Lucia del 13 dicembre i palermitani non mangiano pane e pasta, ma riso e cereali eleggendo regina della festa la nota "Arancina" abbinata alla "cuccìa", dolce tipico locale.
L'idea della campagna a scopo sociale è della giornalista Amelia Bucalo Triglia, che insieme al comitato Ballarò significa Palermo ed Ars Nova, lo chef Peppe Giuffrè, ambasciatore della cucina siciliana nel mondo, quattro food blogger palermitane, donne immigrate di varie nazionalità ed un paio di aziende del settore ristorazione particolarmente sensibili alla cultura portano avanti l'iniziativa benefica che si concluderà con la Festa di Santa Lucia alla Biblioteca delle Balate il 12 e 13 dicembre.
Dal 7 al 13 dicembre il Caffè del Gusto di Peppe Giuffrè a Palazzo Riso, é cotta di piazza Castelnuovo e viale Piemonte e la Biblioteca delle Balate offriranno i piatti tipici a base di riso, arancine e cuccìa per la raccolta di fondi a favore dell'istruzione dei bambini del doposcuola dell' Oratorio Santa Chiara, San Giovanni decollato, Biblioteca delle Balate.
Arancine e Cuccià sono simboli di una tradizione intramontabile, rappresentano un condensato mirabile della storia dell’isola di Sicilia ed insieme alla cucina dei diversi popoli, divengono un grande strumento per trasmettere il valori culturale e l'espressione della nostra società multietnica – dice Peppe Giuffrè chef del locale Caffè del Gusto di Palazo Riso.
Alessandra Messina, food blogger le CosebuonediAle, spesso unisce la cucina tradizionale ed etnica nelle sue ricette – il riso è uno dei più importanti alimenti che ha accompagnato lo sviluppo di molti popoli nel mondo, questo è il messaggio che noi food blogger vogliamo trasmettere con la nostra partecipazione il 12 e 13 all'appuntamento della Biblioteca delle Balate – cibiamo i nostri figli di cultura utile allo sviluppo ed al nutrimento dell'anima.
Il riso – dice Rossella Levantino, proprietaria del ristorante è cotta- è il simbolo dell'abbondanza in tutti i pasesi del mondo, e vorremmo che questa abbondanza del riso si tramuti in abbondanza di istruzione e cultura per tutti indistintamente.
Le altre food blogger cuoche della Festa di Santa Lucia della Biblioteca delle Balate a Ballarò sono: www.lavvocatonelfornetto.it www.ilfornoincantato.it, www.giallatraifornelli.com .
Il quartiere Ballarò è noto per essere sede di mercato storico della città, di molte comunità migranti, e dei centri sociali San Giovanni decollato, Biblioteca delle Balate e Oratorio Santa Chiara che saranno beneficiari dei fondi raccolti per l'acquisto dei libri utili all'istruzione dei bambini del doposcuola.
Sabato 12 e domenica 13 alla Biblioteca delle Balate dalle h.12 alle h.15 sarà possibile gustare Riz Carry Poulett Piatto tipico delle Mauritius, Riso Byriani del Bangladesh, Riso Thiebou Guinar del Senegal delle donne immigrate ed arancine alla carne e spinaci e cuccìa delle food blogger. Famiglie con bambini potranno unirsi ai giochi di intrattenimento dei volontari e dei bambini di Ballarò. Sabato 12 alle h. 17 l'organizzazione si trasferirà dalla Biblioteca delle Balate a San Giovanni decollato per il Concerto per bambini di tutte le età a cura del Centro Musicale di Palermo e la performances di luci e suoni.
La campagna Le arancine aiutano a leggere è inserita nella manifestazione Lumi della Città di Ballarò d'autunno del Comitato Ballrò significa Palermo.
Il programma
il 12 e 13 dicembre alla Biblioteca delle Balate
ore 11 Conversazione a più voci "l'importanza dell'illuminazione pubblica e personaggi che hanno dato luce con il loro impegno civico e sociale" Introduce Piero Longo, presidente Italia Nostra Palermo, partecipano: Amico Dolci, presidente Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci, Libera Dolci, Donatella Natoli, Alberto Castiglione, Giulio Pirrotta del Comitato Ballarò significa Palermo.
dalle h.12 alle h.15 degustazione di piatti tipici di Sicilia, Bangladesh, Mauritius, Senegal con:
Riz Carry Poulett Piatto tipico delle Mauritius, Riso Byriani del Bangladesh, Riso Thiebou Guinar del Senegal, Arancine e Cuccìa.
Chiesa di San Giovanni decollato
ore 17 Concerto per bambini di tutte le età a cura del Centro Musicale di Palermo e Performances di luci e suoni a cura di Elementi
domenica 13 Biblioteca delle Balate
ore 11 Pedalata tra p.za Don Bosco e chiesa San Giovanni decollato, in collaborazione con Palermo ciclabile
Biblioteca delle Balate
ore 12-15 Degustazioni di arancine, risi, cuccia, cibi tipici di Sicilia, Bangladesh, Mauritius, Senegal.
con la partecipazione di food blogger e rappresentanti di comunità migranti
Orari dei luoghi
– E' cotta dalle 7.30 alle 23.30
– Caffè del Gusto di Palazzo Riso dalle h. 8.30 alle 19.30
– Biblioteca dele Balate solo sabto 12 ed domenica 13 dalle h.12 alle h.15
sabato 12 e domenica 13 dicembre
l'appuntamento conclusivo di Ballarò d’autunno 2015
Comunicato stampa.
Palermo – La ricorrenza del 13 dicembre, giorno dedicato a S. Lucia, è una occasione riconosciuta dall’intera comunità palermitana come un appuntamento tradizionale legato alla luce ed una festa popolare che ricorda il miracolo di Santa Lucia della liberazione dalla carestia.
Lumi della città, l’appuntamento conclusivo di Ballarò d'autunno 2015, si svolgerà sabato 12 dicembre dalle ore 11 alla Biblioteca delle Balate di Ballarò e mette insieme la conversazione a più voci Lumi della città, un incontro dibattito sul valore della luce intesa come servizio della città e sull’opera di uomini palermitani che hanno dato effetti benefici alla società con il loro impegno civico e sociale e una festa con canti e degustazioni di cibi tradizionali di S. Lucia.
Le degustazioni di cibi tradizionali di S. Lucia, create da donne plogger palermitane e delle comunità immigrate si effettueranno dalle ore 12 alle ore 15 del 12 e del 13 dicembre alla Biblioteca delle Balate. I fondi raccolti dalla degustazione dei prodoti tipici è destinata all'istruzione e la cultura dei bambini dei centri sociali Oratorio Santa Chiara, San Giovanni decollato e Biblioteca delle Balate
La festa con canti alle ore 17 di sabato 12 dicembre a San Giovanni decollato è dedicata ai bambini, che sono il futuro e la speranza della comunità sociale, con brevi esibizioni dei piccoli dei centri di aggregazione del territorio S. Giovanni decollato, S. Chiara e la Biblioteca delle Balate dell’Albergheria, ed il concerto il Centro Musicale di Palermo per la realizzazione di performance di musica, canti a suoni che si svolgeranno il 12 .
La Conversazione a più voci sul tema Lumi della città Sabato 12 dicembre 2015 alle ore 11 alla Biblioteca delle Balate sarà Introdotta da Piero Longo, presidente Italia Nostra Palermo, con la partecipazione di Amico Dolci, presidente Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci, Libera Dolci, Donatella Natoli, Alberto Castiglione, Giulio Pirrotta del Comitato Ballarò significa Palermo. Danilo Dolci, sociologo, poeta, educatore e attivista italiano della nonviolenza, soprannominato Gandhi della Sicilia, ha trascorso la maggior parte della sua vita in Sicilia tra Trappeto, Palermo e Partinico impegnandosi per i più deboli e per realizzare la più ampia partecipazione sociale e civile. Danilo Dolci, riferimento per ogni operatore della promozione sociale e culturale della comunità e per ogni cittadino attivo, ha cercato connessioni e comunicazioni possibili per liberare la creatività nascosta in ogni persona. Avendo lavorato a stretto contatto con la gente e le fasce più disagiate ed oppresse della Sicilia occidentale al fine di studiare possibili leve al cambiamento e le potenzialità per un democratico riscatto sociale, ha messo a punto un suo approccio metodologico, secondo il quale, piuttosto che dispensare verità preconfezionate, ritiene che nessun vero cambiamento possa prescindere dal coinvolgimento e dalla partecipazione diretta degli interessati. La sua azione si è basata sulla profonda convinzione che le risorse per il cambiamento, in Sicilia come nel resto del mondo, esistono e vanno ricercate ed evocate nelle persone stesse. In questo senso, Danilo Dolci considera l’impegno educativo e maieutico come un elemento necessario al fine di creare una società civile più attiva e responsabile.