Chi ha mai sentito parlare delle belle signore?
Io ne ho sentito parlare da piccola, quando mia madre raccontava ad una vicina di casa che trovava inspiegabilmente mio fratello fuori dalla culla, e la vicina le disse che erano le belle signore che giocavano con lui.
Delle belle signore ne parla anche Pirandello nella novella “Il figlio cambiato” (http://www.filosofico.net/pirandellonovelle/dalnaso/otto.htm)
Le belle signore vengono anche chiamate donne di fuora.
Secondo la credenza popolare siciliana lo spirito di queste donne esce di casa durante la notte.
La bella signora prima di andare a letto comunica a chi gli sta accanto che la notte esce e proibisce a tutti di toccarla durante l’arco di tempo in cui il suo spirito è separato dal corpo.
Si racconta anche che di giorno le belle signore si trasformino preferibilmente in rospi e serpenti e che dunque possa accadere di incontrarle senza accorgersene. Di notte possono andare in giro con aspetto umano.
Si dice che siano un po’ capricciose e che giochino con i bambini anche se prediligono i piccoli appena nati. C’è il rischio che possano anche accanirsi contro di loro fino a farli morire
Capita che portino doni oppure indicano nel sonno le truvatura (chi mi segue sa che sono dei tesori).
Ricordate quando l’altro giorno ho raccontato del cortile delle sette fate? Si crede che queste sette fate siano proprio le belle signore perché generalmente si muovono in gruppo di sette, escono in volo il giovedì o comunque nei giorni pari.
Le belle signore, appunto chiamate così perché sono molto belle, hanno un forte senso della giustizia, la virtù del silenzio e dell'ubbidienza alle decisioni prese insieme con le compagne di gruppo.
Si racconta che anticamente, chi voleva in casa una "bella signora" doveva prima della mezzanotte, ardere dell'incenso, foglie d'alloro e rosmarino così lo spirito, tentato da quel profumo, si avvicinava.
Di Alessandra Cancarè