La pera vanta le sue origini sin dalla Preistoria e sembra derivare dalle regioni dell’Europa sud-orientale e da quelle dell’Asia occidentale: è quindi tipicamente mediterranea! Forse già 4000 anni fa l’uomo si cibava dei frutti di questapomacea. Secondo il poeta Omero e la mitologia greca la pera era considerata un frutto sano e gustoso, amato da divinità ed eroi mentre, in epoca romana, Catone e Plinio danno indicazioni precise sulla produzione delle pere e sulle varietà conosciute, testimoniando la grande considerazione che veniva data a questa tipologia di frutta fresca. Essi stessi ne furono dei perfezionatori delle tecniche di coltivazione, mentre Pompeo e l’imperatore Nerone furono grandi consumatori di tale prodotto ortofrutticolo.
Col termine pera si intende il frutto (in realtà come per la mela si tratta di un pomo, quindi di un falso frutto) delle piante appartenenti al genere Pyrus, di cui fanno parte molte differenti specie tra cui la più importante e conosciuta è il Pyrus communis. Ne esistono diverse varietà: la william, dalla polpa bianca e molto dolce, tra le più coltivate in Italia, anche nella variante rossa con la buccia che va al rossastro e una maggiore acidità; la decana con buccia color verde/giallo; l’abate con buccia con sfumature rosse e polpa granulosa; la conference con buccia verde/giallastra e polpa molto aromatica; infine la kaiser con buccia giallo ruggine e polpa giallastra granulosa. La pera, costituita all’86% da acqua e per la restante parte da carboidrati, fibre alimentari, zuccheri, proteine e ceneri; apporta solo 30-35 calorie per 100 grammi ed è uno dei frutti più apprezzati per le sue qualità nutrizionali, tanto da essere un elemento principe della dieta mediterranea, somministrato regolarmente ai bambini già dallo svezzamento.
E’ ricca di zuccheri semplici, in particolare difruttosio, uno zucchero naturale immediatamente digeribile; per cui è adatta a essere consumata come fonte immediata di energia; contiene una buona dose di calcio, che fa bene a ossa e articolazioni; è piena dipotassio, minerale essenziale all’organismo, in particolare all’equilibrio del sistema nervoso, all’attività renale e al sistema linfatico. Il potassio è un minerale altamente reattivo all’aria e all’acqua e il metodo principale per assimilarlo è proprio l’alimentazione. Le pere non dovrebbero mai mancare sulla tavola di chi soffre di ipertensione o di cardiopatie edematose. Inoltre, essendo ricche di fibre idrosolubili che a contatto con l’acqua si gonfiano (contenute soprattutto nella buccia), sono un ottimo regolatore intestinale, per cui utili in caso di stitichezza e diarrea. Data la ricchezza di fibre e sali minerali, il frutto ha un notevole indice di sazietà, tanto che uno solo permette di soddisfare l’appetito o l’ultima fame. Le pere contengono lignina, una fibra che assorbe molta acqua, favorendo il transito intestinale e riducendo in modo esponenziale il tumore al colon e la formazione di emorroidi. Proprio la lignina ha la caratteristica di legarsi ad alcuni composti come il colesterolo, combattendo quello cattivo e prevenendo il rischio di infarti ed altre malattie cardiovascolari.
Il sorbitolo, uno zucchero utilizzato anche come dolcificante, in esse contenuto, ha il grande vantaggio di non causare la carie, essendo composto da una serie di elementi che non vengono usati dai batteri responsabili della carie. Trattenendo molta acqua, il sorbitolo poi, non solo non permette alla frutta di disidratarsi, ma consente ai diabetici di poter mangiare questi frutti, nonostante la percentuale di zuccheri elevata. Le pere contengono pectina, una fibra che, oltre a stimolare la diuresi, aiuta la regolazione dei movimenti intestinali; boro, che facilita l’organismo a fissare il calcio, contrastando così gli effetti dell’osteoporosi; vitamine appartenenti a tutti i gruppi, in particolarevitamine B1 e B2, note come energizzanti, A (antiossidante), C (aiuta il sangue a scorrere nelle vene) ed E (efficace nel prevenire infezioni e malattie). Le pere aiutano la flora intestinale, proteggendo il colon e prevenendo l’insorgenza di tumori in questa zona; hanno proprietà lassative e aiutano la digestione; danno energia grazie alle vitamine B1 e B2 e agli zuccheri, che favoriscono il recupero delle forze e ridanno vitalità, grazie al glucosio combattono la calura; grazie alle vitamine A ed E, donano luminosità e giovinezza alla pelle, aiutando a prevenire la formazione delle rughe, grazie alla vitamina A, di primaria importanza per la salute degli occhi, migliorano la vista; contenendo vitamina C e lignina, prevengono possibili problemi cardiaci o legati alla circolazione sanguigna. Il succo di pera produce un effetto depurativo, diuretico, eliminatore dell’acido urico e rimineralizzante, consigliato a chi soffre di anemia o di sovraffaticamento. Ottime mangiate crude, le pere trovano tuttavia molteplici usi in cucina: lavorate a macedonia, prelibate con il formaggio, oppure lesse, al forno o sotto forma di marmellata, sciroppi, gelatine e perfino di liquore.
Caterina Lenti