Ma Giufà c’è o ci fa?
Si racconta che Giufà una volta andò in una masseria per mangiare qualcosa.
I proprietari del posto appena lo videro sporco e con abiti consunti lo cacciarono via.
Giufà raccontò tutto alla madre la quale gli preparò una bella camicia, un paio di calzoni e un gilet di velluto.
Giufà, vestito di tutto punto, ritornò nella stessa masseria e non immaginate che grandi cerimonie!
Lo invitarono a tavola e tutti continuavano a fargli i complimenti.
Quando gli servirono le pietanze iniziò a mangiare.
Con una mano si riempiva la pancia, con l’altra mano, ciò che avanzava, se lo riponeva nelle tasche, nel berretto, sotto la camicia.
Ad ogni cosa che conservava, diceva:
“Mangiate, vestitini miei, che voialtri siete stati invitati non io”.
Di Alessandra Cancarè