Alcuni dei dolci siciliani più famosi, oltre ad essere buoni, sono anche accompagnati da racconti mitici ed affascinanti. Alla delizia del palato, dunque, aggiungono anche quella della mente, perché ci permettono di conoscere la Sicilia in modo originale e accattivante. Prendete, ad esempio, le Teste di Turco di Scicli. Questi dolci, che già attirano la curiosità grazie al loro nome, sono grandi bignè farciti di crema di ricotta (e già basta questo per conquistare tutti!). La loro storia ci porta indietro nel tempo, all’inizio del Novecento. Prima di conoscere la ricetta, vogliamo svelarvi i loro segreti: procedendo nella lettura scoprirete proprio tutto quello che c’è da sapere.
Si narra che nel 1901, nel borgo di Donnalucata, si svolse una battaglia tra Normanni e Saraceni. Alla fine trionfarono i Normanni, grazie a un intervento divino: proprio la Madonna, in sella al suo cavallo bianco, sarebbe intervenuta e avrebbe i turchi (il termine “turchi”, in Sicilia, ha avuto storicamente una valenza più onnicomprensiva, quindi non è mai stato riferito soltanto a chi è originario della Turchia). Questo dolce nacque per ricordare la battaglia e ricorda il copricapo dei Saraceni. La forma del bignè è quella del turbante e, come ripieno, si usano crema di ricotta o crema pasticciera. Le Teste di Turco di Scicli sono chiamate anche Teste di Moro (proprio come le celebri ceramiche siciliane).
Anche a Castelbuono, un borgo del Palermitano, si preparano le Teste di Turco, ma è un dolce completamente diverso. Quello castelbuonese è un dolce al cucchiaio, con scorze fritte croccanti e crema di latte. Anche la sua storia è diversa, quindi in comune con Scicli ha soltanto il nome. Entrambe le ricette sono buonissime, quindi vi consigliamo di provarle! Prima di mettervi ai fornelli per le vostre Teste di Turco sciclitane, ricordate di fare scolare bene la ricotta (meglio farla scolare dalla sera prima).
Ingredienti per i bignè
Ingredienti per la crema e la decorazione
Procedimento
Buon appetito!