Terzo e ultimo weekend con Le Vie dei Tesori alla scoperta dei tesori di Alcamo (TP). Sabato 15 e domenica 16 ottobre sarà possibile visitare il Castello dei Conti di Modica, il Castello di Calatubo e la cisterna araba, le chiese rinascimentali e il Museo degli Strumenti Musicali.
Dopo due weekend di successo, ultimo appuntamento ad Alcamo, sabato 15 e domenica 16 ottobre per le Vie dei Tesori. Dichiarano congiuntamente il Sindaco Domenico Surdi e l’assessore alle Politiche culturali Donatella Bonanno: “Anche per questo fine settimana siamo pronti ad accogliere, insieme alle scuole e alle associazioni che hanno collaborato all’iniziativa, quanti vorranno vedere ed apprezzare le nostre bellezze aperte per l’occasione”.
“E – continuano Sindaco e Assessore – ricordiamo sabato 15 la passeggiata ”dal casale alla Città”, e domenica 16 la passeggiata ”alla scoperta di monte Bonifato” e l’esperienza ”viaggio nel tempo fra musica, arte e storia” presso la Torre De Ballis. Infine, solo per questo fine settimana, sarà possibile vivere un’altra esperienza per scoprire la gamma dei vini della Sicilia Occidentale, attraverso un viaggio tra i vitigni simbolo e la degustazione dei vini più rappresentativi del territorio, proposto dall’Enoteca Regionale della Sicilia Occidentale”
“Vasto casale con terre da seminare e ubertose” secondo Idrisi, dopo il 1184, durante la prima signoria di Alcamo, iniziata con la famiglia normanna dei Tragna nel 1077, l’antico casale Alkamah si trasforma in borgo medievale. In seguito passa ai Peralta, conti di Caltabellotta, che posero la prima pietra del castello che fu completato dai Chiaramonte.
Quando Andrea Chiaramonte viene giustiziato di fronte allo Steri, Alcamo va ai Cabrera, Conti di Modica, a cui apparterrà fino al 1812. La storia si intravede visitando il Castello dei Conti di Modica, palcoscenico delle lotte tra i potenti dell’epoca: qui nel 1535 soggiorna l’imperatore Carlo V. Profondamente degradato, il castello passa nel 1828 al Comune che lo adibisce a uffici comunali, poi a carcere. Restaurato nel 2000 e, successivamente, nel 2010, oggi sede dell’Enoteca regionale della Sicilia Occidentale. Visitarlo, al centro della Città, è una sorpresa.
Dopo il maniero medievale, cuore della cittadina, il Castello di Calatubo resta uno dei suoi simboli: irraggiungibile su tre lati, l’unico accesso percorribile a occidente, faceva parte della linea di torri di avvistamento lungo la costa da Palermo a Trapani. Lo proteggevano tre cinte murarie, una chiesa ad aula e altri locali, fino al nucleo principale che è una struttura a pianta rettangolare sulla parte meridionale della rocca.
Lo distrusse il terremoto del Belice, fu poi usato come ovile e per gli scavi di frodo. La visita è un’occasione imperdibile. A poca distanza, la Cuba delle Rose, una cisterna araba che risale a circa mille anni fa, a 300 metri sul lato nord/ovest del castello. La Cuba – dall’arabo qubbah, cupola – è una particolare costruzione che ha resistito al passare dei secoli, che ancora oggi raccoglie le acque di una sorgente; un’opera molto importante dal punto di vista archeologico e architettonico, unica nel suo genere in Sicilia: era la fonte di rifornimento d’acqua per gli abitanti del distretto medievale di Calatubo.
Due le chiese oggetto delle visite: la Chiesa Madre, in stile gotico-catalano a tre navate, ma è stata modificata più volte tra il 1471 e il 1581. Della costruzione originaria restano il campanile a bifore (restaurato nel 1942), la cappella della Sacra Spina e il fonte battesimale. Sotto i bellissimi affreschi del Borremans, la chiesa si sviluppa a pianta basilicale a tre navate.
Conta 17 cappelle di proprietà delle famiglie alcamesi che le utilizzavano come luogo di sepoltura. Ospita la “sacra spina” che si dice appartenga alla corona di Gesù Cristo; e una DormitioVirginis, alto-rilievo del Gagini. Poi la chiesa di San Pietro Apostolo, una delle più antiche di Alcamo, annessa a un orfanotrofio femminile nel 1631, fu riedificata a metà Seicento e ristrutturata nel 1742 su progetto dell’architetto trapanese Giovanni Biagio Amico con un’elegante serie di stucchi. Oggi è gestita dall’IPAB (Opere Pie Pastore e San Pietro).
Nel Museo di arte sacra, all’interno della chiesa Madre, si scoprono dipinti, sculture, argenti, messali, antifonari, presepi, ceroplastiche, sacri paramenti, tutti di fattura pregiata. Infine, la visita alla collezione degli strumenti musicali multietnici raccolti durante una vita intera dal compositore e poeta alcamese Fausto Cannone, nell’ex chiesa di San Giacomo De Spada. Oltre 220 pezzi dall’intero globo, alcuni belissimi e di elevata maestria artigianale, allestiti per aree geografiche per il Museo dedicato al Maestro Cannone.
Le due passeggiate, una in programma sabato 15 ottobre, a partire dalle ore 15:00 nel cuore della città, seguendo il filo rosso delle antiche vie a scacchiera del centro storico.
L’altra, domenica 16 ottobre, alle ore 10:00 alla scoperta di Monte Bonifato, lungo un itinerario tra archeologia e natura, all’interno della riserva naturale orientata Bosco d’Alcamo, presso il Monte Bonifato. Ed ancora l’Esperienza, domenica 16 alle ore 16:00, alla Torre De Ballis, dove i proprietari accoglieranno i visitatori e li condurranno alla sala delle giare dove verranno raccontati usi e consuetudini dei casali agricoli. Quindi si salirà al piano nobile, tra arredi d’epoca, dove arte e musica entreranno in dialogo, per raggiungere la Torre medievale, perfettamente conservata.
Per partecipare a Le Vie dei Tesori basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito della manifestazione o negli infopoint allestiti durante il Festival in ogni città. Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 6 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Consigliata la prenotazione on line.
A chi prenoterà, verrà inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà soltanto se ci sono posti disponibili.
I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo ticket da 3 euro. Le scuole o i gruppi organizzati possono scrivere a prenotazioni@leviedeitesori.it.