Due tunisini residenti in Sicilia sono stati espulsi "per motivi di sicurezza dello stato". I decreti sono stati dal ministro dell'Interno Marco Minniti (nella foto). I due avevano manifestato adesione all'Isis. Gli allontanamenti di soggetti gravitanti in ambienti nell'estremismo religioso salgono così a 36 nel 2017, 168 dal 2015.
In particolare, spiega il Viminale, si tratta di un 27enne tunisino in Italia dal 2011 e residente a Scicli (Ragusa) con permesso di soggiorno, che era stato segnalato dai servizi di intelligence per aver tentato in passato di raggiungere la Siria, partendo dalla Francia, con il supporto di una filiera di reclutamento. Era stato poi dissuaso dai genitori che lo avevano convinto a rientrare in Italia. Nel novembre 2015 era partito dall'aeroporto di Catania alla volta di Istanbul, rientrando poco dopo dalla Turchia. Visto il suo profilo di "aspirante combattente", la sua posizione è stata valutata dal Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (Casa) nel gruppo tecnico che monitora il fenomeno dei foreign fighters che hanno a che fare con l'Italia.
Le indagini hanno confermato la sua adesione ideologica all'autoproclamato Stato Islamico, manifestata in siti di propaganda jihadista, mantenendo contatti sul web con utenti del suo stesso orientamento. Tra questi soggetti è risultato anche un 31enne tunisino in Italia dal 2007 e residente nel Ragusano, titolare di permesso di soggiorno. L'uomo aveva le stesse posizioni radicali del connazionale e aveva condiviso contenuti di propaganda jihadista tra i quali un video recante un appello in lingua araba a prestare giuramento di fedeltà al leader dell'Isis. I due sono stati rimpatriati oggi con un volo Roma-Tunisi.