La pianta del gelso porta con sé molteplici significati. I Greci la consideravano sacra al dio Pan, nonché simbolo di intelligenza e passione. Ovidio, nelle sue Metamorfosi, ci racconta la leggenda del gelso, legata all’amore tra Piramo e Tisbe. Una storia struggente, ma bellissima, un racconto di sentimenti mai sopiti. Piramo e Tisbe abitavano in case vicine. Appartenevano a famiglie antagoniste e, per impedire il loro amore, i genitori li fecero rinchiudere ognuno dentro uno sgabuzzino. Nessuno, però, aveva notato che i due sgabuzzini erano divisi solo da un muro: attraverso una fessura, dunque, i due innamorati si scambiavano baci e parole d’amore. Un giorno decisero di escogitare un piano per fuggire.
Tisbe avrebbe raggirato la sua nutrice, mentre Piramo si sarebbe accordato con l’uomo che lo sorvegliava, che avrebbe finto di essere stato aggredito, consegnandogli le chiavi. I due, così, riuscirono a scappare, girovagando a lungo per le campagne. Alla fine decisero di riposarsi sotto un antico albero di gelso bianco, trascorrendo un’appassionata notte d’amore. Al risveglio, però, accadde qualcosa di tragico. Alle prime luci del giorno, Tisbe andò a bere in una vicina fonte d’acqua. Lì c’era anche una leonessa e la giovane, impaurita, fuggì. Nella corsa le cadde il velo, che la leonessa fece a brandelli, sporcandolo con il sangue della sua ultima vittima. Piramo giunse poco dopo: vedendo il velo pensò che la leonessa avesse divorato la sua amata. Fece, dunque, un gesto estremo.
Piramo estrasse il pugnale e si uccise. Tisbe, superata la paura della leonessa, uscì dal nascondiglio, ma trovò Piramo senza vita, ai piedi dell’albero di gelso. Disperata gridò: “Per sempre i tuoi frutti si tingeranno di rosso scuro, nel ricordo di noi due innamorati, che ti bagnammo con il nostro sangue“. Dopo aver pronunciato quelle parole, estrasse il pugnale dal corpo dell’amato e si uccise a sua volta. Il sangue di Piramo e Tisbe fu assorbito dalla terra e raggiunse le radici. Risalì dalla linfa fino ai frutti e li rese rossi. Ecco, quindi, cosa ci insegna la leggenda del gelso rosso. In quelle dolcissime more è custodita una storia struggente e profonda.