Biografia
Fin da piccolo si è avvicinato al mondo dello spettacolo, facendo la comparsa al Teatro Massimo Bellini di Catania.
Nella sua pluridecennale carriera di attore, Leo Gullotta ha recitato al cinema e in teatro in commedie e lavori drammatici e ha partecipato a numerosi sceneggiati e varietà per la televisione. Ha svolto inoltre l'attività di doppiatore, prestando la sua voce all'attore Premio Oscar Joe Pesci. Negli ultimi anni sono divenute assai popolari le parodie en travesti da lui proposte in TV con la compagnia del Bagaglino. Nel 2010 ha festeggiato i cinquant'anni di attività artistica.
Ha raccontato la sua vita nell'autobiografia Mille fili d'erba (1998; Di Renzo Editore)
Cinema
Caratterista comico e drammatico apprezzato da pubblico e critica, viene diretto, tra gli altri, da Nanni Loy in Cafè Express (1980), Testa o croce (1982), Mi manda Picone (1983), con cui vince il Nastro d'Argento al migliore attore non protagonista, 1989 "Operazione Pappagallo" (di Marco Di Tillo), Scugnizzi (1989); da Giuseppe Tornatore nei film Il camorrista (1986), con cui ottiene il David di Donatello per il miglior attore non protagonista, Nuovo cinema Paradiso (1989; premio Oscar al miglior film straniero), L'uomo delle stelle (1995), Baarìa (2009); da Maurizio Zaccaro in Il carniere (1997) e Un uomo perbene (1999), che gli valgono altri due David come miglior interprete non protagonista. Ricordiamo inoltre le sue interpretazioni nei film di Ricky Tognazzi La scorta (1993) e Il padre e lo straniero (2010), nelle commedie Selvaggi (1995) e In questo mondo di ladri (2004) di Carlo Vanzina, e nel drammatico Vajont – La diga del disonore (2001), per la regia di Renzo Martinelli, per il quale vince il Ciak d'oro e il Nastro d'Argento al migliore attore non protagonista e viene nuovamente candidato al David di Donatello.
Il doppiaggio
Ha spesso svolto anche l'attività di doppiatore, doppiando, tra gli altri, il personaggio di Paulie, interpretato da Burt Young, nel film Rocky, l'attore Joe Pesci in C'era una volta in America, Moonwalker e in Mio cugino Vincenzo e il regista Roman Polanski in Una pura formalità. Sua è la voce del computer Edgar nel film Electric Dreams e del robot Numero 5 nel film Corto circuito. Ha collaborato inoltre alle versioni italiane di due episodi di Scuola di polizia (il III e il IV), in cui doppiava il personaggio di Zed ( Bobcat Goldwait ). Ha anche doppiato il mammut Manfred (Manny) nei film d'animazione L'era glaciale, L'era glaciale 2: il disgelo e L'era glaciale 3: L'alba dei dinosauri.
Televisione
In televisione ha lavorato in diverse serie, come Cuore (2001), tratta dal romanzo di Edmondo De Amicis e diretta da Maurizio Zaccaro, Operazione Odissea (1999) di Rossella Drudi e Claudio Fragasso, Il bell'Antonio (2005) di Maurizio Zaccaro e Il cuore nel pozzo (2005), diretta da Alberto Negrin, ed in alcuni film per la TV come Cristallo di rocca – Una storia di Natale (1997), sempre di Zaccaro. Inoltre, appare periodicamente in televisione con gli spot della Condorelli, azienda di cui è ormai da tanti anni lo storico testimonial.
Teatro
Tra i numerosi spettacoli teatrali in cui ha recitato, ricordiamo: La Rosa di Zolfo, Sticus, Vaudeville, Il signor Popkin, La vedova allegra, Il barbiere di Siviglia, Lapilli, Gadda 70 anni dopo in Abruzzo, Senza perdere la tenerezza, Minnazza – Letture tra i miti e le pagine di Sicilia, L'uomo, la bestia e la virtù, Il piacere dell'onestà, Le allegre comari di Windsor. Questi ultimi spettacoli, prodotti dal Teatro Eliseo di Roma, con la regia di Fabio Grossi, sono stati tra i maggiori incassi del teatro italiano degli ultimi anni.
Curiosità
Nel corso della trasmissione Scherzi a parte del 1993 fu oggetto di uno degli scherzi più incredibili e "pesanti" della storia del programma. Gli sceneggiatori infatti, con la complicità di Pamela Prati, gli fecero trovare una tigre libera fuori dalla porta del garage. Lo scherzo però dovette essere interrotto prima del previsto perché la tigre, che pure era addomesticata, dopo poco aveva cominciato a comportarsi in modo preoccupante.
Parodie
Gullotta, nelle varie trasmissioni televisive in cui ha collaborato con la compagnia del Bagaglino, si è spesso esibito imitando noti personaggi femminili dello spettacolo. Tra le sue imitazioni più divertenti e apprezzate dal pubblico, citiamo quelle di:
Maria De Filippi
Simona Ventura
Raffaella Carrà
Rosanna Cancellieri
Sandra Milo
Megan Gale (parodiando lo spot Vodafone: Life is Now)
Manuela Arcuri
Susan Flannery (con la parodia del suo personaggio di Beautiful Stephanie Forrester)
Premi e riconoscimenti
Tra i principali premi vinti dall'artista, di seguito elencati, vi sono tre David di Donatello per il miglior attore non protagonista: Gullotta è, assieme a Giuseppe Battiston, l'attore italiano che ha vinto il maggior numero di volte questo riconoscimento.
Premi vinti:
Nastro d'Argento al migliore attore non protagonista 1984 per il film Mi manda Picone
David di Donatello per il miglior attore non protagonista 1987 per il film Il camorrista
Premio Flaiano al migliore attore televisivo 1995
David di Donatello per il miglior attore non protagonista 1997 per il film Il carniere
David di Donatello per il miglior attore non protagonista 2000 per il film Un uomo perbene
Globo d'Oro per il migliore attore 2000 per il film Un uomo perbene
Nastro d'Argento al migliore attore non protagonista 2002 per il film Vajont – La diga del disonore
Ciak d'oro al miglior attore non protagonista 2002 per il film Vajont – La diga del disonore
Chioma di Berenice alla Carriera 2006
Premio Persefone 2009 per il Teatro in Televisione
Premio Flaiano al miglior attore teatrale 2010
Nastro d'Argento: Targa speciale 2010 per i 50 anni di carriera
Premio speciale "Galeone d'oro" 2011 al Premio Nazionale Letterario Pisa
Nomination:
Nastro d'Argento al migliore attore non protagonista 2000 per il film Un uomo perbene
David di Donatello per il miglior attore non protagonista 2002 per il film Vajont – La diga del disonore
David di Donatello per il miglior attore non protagonista (candidatura corale con il resto del cast) 2010 per il film Baarìa
Libri
Mille fili d'erba, ovvero: Come vivere felici anche su questa terra, Roma, Di Renzo, 1998. ISBN 88-86044-87-9.
Bibliografia
Aldo Grasso, Storia della televisione italiana, Milano, Garzanti, 1992. ISBN 88-11-73819-9; 2000. ISBN 88-11-73883-0; 2004. ISBN 978-88-11-74031-2.
Aldo Grasso (a cura di), Enciclopedia della televisione Garzanti, Milano, Garzanti, 1996. ISBN 88-11-50466-X; 2002. ISBN 88-11-50502-X; 2008. ISBN 978-88-11-50526-6.
Enrico Lancia, Roberto Poppi (a cura di), Dizionario del cinema italiano. Testi e strumenti per la scuola e l'università, III, Gli attori. Dal 1930 ai giorni nostri, 1, A-L, Roma, Gremese, 2003. ISBN 88-8440-213-1.
Andrea Jelardi, Giordano Bassetti, Queer TV. Omosessualità e trasgressione nella televisione italiana, Roma, Croce, 2007. ISBN 88-89337-28-1.
Andrea Jelardi, Giuseppe Farruggio, Eduardo Savarese, Giordano Bassetti, In scena en travesti. Il travestitismo nello spettacolo italiano, Roma, Croce, 2009. ISBN 978-88-640-2009-9.
Collegamento esterno: http://www.leogullotta.it/home.html