Proprio al centro del sistema montuoso degli Erei, lungo il pendio di una collina, sorte Leonforte, in provincia di Enna. In questi luoghi si trovava l’antico insediamento di Tabas o Tavaca. Nel periodo del dominio bizantino, con Giorgio Maniace, e in seguito in quello Arabo, poco lontano, fu edificato un castello, detto di Tavi, e si formò un casale nelle sue vicinanze.
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Furono introdotti sistemi razionali per l’irrigazione delle colture e numerosi mulini sfruttavano l’abbondanza delle acque. Con la conquista Normanna il feudo passò da un signorotto all’altro fino a quando, nel XV secolo, pervenne alla famiglia Branciforti.
Nel 1610, con «licentia populandi», Nicolò Placido Branciforti pensò di sfruttare al massimo le potenzialità del fertile territorio, ricco di acque e di mulini, fondandovi una città. Il nome Leonforte fu un omaggio al blasone della sua casata (leone rampante che regge lo stendardo con i moncherini delle zampe ed il motto «in fortitudine bracchii tui»). Il possedimento fu elevato al rango di principato nel 1622.
Il principe Nicolò Placido Branciforti Maniaci, apparteneva ad una delle più importanti famiglie nobiliari di Palermo. Fu uomo di molto valore e di virtù, quinto Conte di Raccuia, secondo Signore di Cassibile, settimo Barone di Tavi, Cavaliere dell’ordine di S. Giacomo sotto il re Filippo III e primo Duca di Mascalucia.
Foto di Alex Prestifilippo