In un interessante articolo, il britannico "Economist" sostiene la necessità per l'Unione Europea di concentrare i suoi sforzi finanziari e progettuali nel miglioramento delle infrastrutture di collegamento nord-sud. In particolare si fa riferimento al cosiddetto "corridoio Malmoe-Palermo", il gigantesco progetto ingegneristico che dovrebbe unire la Svezia alla Sicilia e all'isola di Malta e che potrebbe cambiare la geografia dell'Europa scavalcando le barriere finora quasi insormontabili.
Mentre nella sezione del progetto tra la Danimarca e la Germania i piani stanno andando avanti, tutto è fermo nel Mezzogiorno, attualmente la parte più lenta del percorso dell'intero corridoio: il settimanale spezza una lancia a favore della costruzione di un ponte sullo Stretto di Messina e di una linea ferroviaria ad alta velocità che colleghi Napoli a Palermo. Tutto questo in barba allo scarso ritorno economico che esso avrebbe a causa della perdurante povertà della Sicilia e anzi proprio per questo motivo.
L'Economist ricorda ai politici europei di concentrarsi sulle soluzioni pratiche per colmare il baratro tra il nord ed il sud del continente, che sono assai più profonde: secondo il settimanale, dunque, il completamento del corridoio Malmoe-Palermo sarebbe una realizzazione politica altrettanto importante e decisiva del rafforzamento del corridoio Parigi-Mosca già aperto nel 2006 con un collegamento ferroviario diretto.
