La mobilità sostenibile è uno degli argomenti più trattati del settore automobilistico, ma negli effetti pratici stenta a decollare, ed in particolar modo in Sicilia. Nello scorso mese di ottobre, numeri in controtendenza, almeno dal punto di vista dell’interesse e della curiosità verso questo segmento, sono stati registrati nel corso dei tre giorni della rassegna "No Smog Mobility", la cui quarta edizione si è tenuta a Palermo. La scelta della città siciliana, come sede della manifestazione, che nel 2015 si sposterà a Catania, non è arrivata a caso, in quanto il capoluogo siciliano viene da tutti indicato come la "capitale del traffico".
Test drive che hanno interessato nel complesso circa 1000 persone, esposizioni, dibattiti, incontri nel corso dei quali sono stati presentati molti progetti, alcuni forse "futuristici", e la presenza tra gli stand allestiti in piazza Unità d’Italia di migliaia di appassionati e di esperti del settore. Questo il risultato che hanno illustrato due degli ideatori della manifestazione, Dario Pennica, direttore di Sicilia Trasporti e Gaspare Borsellino, direttore di Italpress. Entrambi hanno sottolineato come in questo momento, che è fortemente condizionato dalla crisi in atto, l’interesse per questo segmento sia sostenuto anche dalla particolare attenzione al "portafogli" ed ai consumi. Ed il futuro dunque non può prescindere dalla "ricerca", come ad esempio quella che ha portato alla nascita del progetto del prototipo di auto "full electric", da un’idea di un professore universitario di Catania, Rosario Lanzafame. Una vettura che farà il suo debutto in occasione del centesimo anniversario della prestigiosa Targa Florio, che si correrà nel 2015, e successivamente parteciperà alla formula E, nata proprio quest’anno sotto l’egida della FIA. La manifestazione è stata chiusa dando l’appuntamento per la prossima edizione, per la quale, oltre alla sede, sono state già fissate anche le date, dal 9 all’11 ottobre, e confermato che ancora una volta i temi centrali saranno quelli legati al futuro dell’ecosostenibilità, alla sicurezza e di conseguenza anche al risparmio. Un argomento strettamente legato al risparmio è certamente tanto per la necessità di assicurazioni auto storici asi come per assicurazioni di veicoli nuovi come per esempio i ecologici.
Uno dei forum che si sono tenuti nel corso della manifestazione ha riguardato i dati del parco vetture circolanti, che in Sicilia è uno dei più "vecchi " del paese. I dati, forniti dall’Airp, "Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici", indicano Catania, come la città con il parco vetture in circolazione più "vecchio" di tutta la regione. Infatti quasi il 70% sono vetture con 8 o più anni di anzianità. Il dato migliore invece, è quello che si registra a Siracusa, dove le auto "vecchie" sono il 58,3%. Tra le altre città capoluogo di Provincia, Palermo ha il 60%, Trapani il 61,8% e Caltanissetta il 63,3%. I dati complessivi italiani, fanno risaltare come siano le regioni del sud, proprio a causa di una minore disponibilità economica, quelle dove si trovano le auto più obsolete. Catania a livello nazionale è battuta da Andria, con il 72,8%, seguita da Napoli, Barletta ed Andria. I primi dieci posti della classifica sono occupati tutti da città capoluogo di provincia del sud Italia, mentre se si guarda la classifica delle migliori 10, si trovano solo città appartenenti alle regioni del nord, con Aosta, Trento e Bolzano ai primi tre posti. Sicuramente questa classifica non potrà avere dei cambiamenti importanti nel giro di pochi anni, ed il fatto di avere un parco auto circolanti più vecchio e quindi decisamente più inquinante produce anche un impatto negativo dal punto di vista ambientale. Alla fine, da questo esame, è emerso come un rilancio del mercato dell’auto, fatto ad esempio con l’uso di incentivi, servirebbe a migliorare la sicurezza oltre che ad un rilancio dell’economia.
I numeri che sono stati forniti dall’ufficio statistico del comune della città siciliana confermano quanto si pensava, con un dato significativo, estrapolato dall’ultimo censimento, che indica come circa il 42% della popolazione residente si sposta giornalmente per motivi di lavoro o di scuola, usando principalmente la propria auto, seguita dalla moto e dagli autobus. Solo l’1,4% usa un mezzo ecologico come la bicicletta. Passando alle categorie delle auto circolanti solo lo 0,6% sono classificate Euro 6, mentre il complesso delle auto tra Euro 0 ed Euro 3 è del 55%. Dati che insieme a quello del tempo passato in auto per raggiungere il luogo di lavoro o di studio, superiore alla media italiana, dimostrano come il titolo di "capitale del traffico" non sia usurpato.
Giulia Cantelmi