Lo scorso anno l'Italia è risultato il Paese con il tasso di natalità più basso tra quelli dell'Unione Europea. Lo rileva l'Eurostat, secondo cui nel 2015, nei 28 Paesi dell'Unione, la popolazione è cresciuta passando da 508,3 a 510,1 milioni. In realtà "ciò è avvenuto solo grazie agli immigrati, poiché tra i residenti le nascite (5,1 milioni) sono state inferiori alle morti (5,2 milioni)". A guidare la classifica Eurostat dei Paesi con il maggior tasso di natalità sono l'Irlanda (14,2 x mille) seguita da Francia (12) e Gran Bretagna (11,9). In fondo alla graduatoria, prima dell'Italia (8 x mille), compaiono invece il Portogallo (8,3) e la Grecia (8,5).
La significativa differenza esistente tra le dinamiche demografiche in atto in Italia e negli altri Paesi più popolosi dell'Ue emerge poi dal confronto delle cifre espresse in valore assoluto. Nel 2015 nel nostro Paese le nascite sono state quasi 486 mila contro le quasi 801 mila della Francia, le 777 mila del Regno Unito e le 738 mila della Germania. Per i decessi l'Italia, dove nel 2015 ne sono stati contati 647 mila, ha invece superato sia la Francia (600 mila) che il Regno Unito (602,8), ma non la Germania (925 mila).
In Italia comunque il tasso di mortalità (10,7 per ogni mille residenti) è risultato non troppo lontano dalla media Ue (10,3) e inferiore a quello di diversi altri Paesi come Bulgaria (15,3), Lettonia e Lutuania (14,4), Ungheria (13,4) e Romania (13,2). Ne risulta, secondo i calcoli di Eurostat, che la flessione naturale della popolazione italiana è stata pari "solo" al 2,7 x mille contro ad esempio il 6,2 della Bulgaria o il 4 dell'Ungheria.
La classifica Eurostat 2015 dei Paesi Ue per popolazione assoluta vede sempre in testa la Germania (82,2 milioni di residenti, il 16,1% del totale Ue), seguita dalla Francia (66,7 milioni, 13,1%), dalla Gran Bretagna (65,3 mln, 12,8%) e dall'Italia (60,7 mln, 11,9%).