Novello statista di stampo renziano. Pif, il regista-attore palermitano autore de La mafia uccide solo d’estate, ieri ha interpretato questo suo nuovo ruolo. Da star della Leopolda, così lo definiscono per la sua partecipazione ai meeting organizzati dal Premier Matteo Renzi, nel corso di una trasmissione radiofonica, dall’alto della sua autorevolezza politica e culturale, è intervenuto su un tema molto caro a politici del calibro di Giuseppe Alessi e Pio La Torre, e dissentendo dalle loro tesi, ha dichiarato con enfasi che “l’Autonomia siciliana va abolita”.
Il ragionamento a sostegno di questa tesi è marmoreo: per andare da Palermo a Messina in treno, ci vogliono otto ore, ergo l’Autonomia non serve. Un sillogismo che farebbe ribaltare nella tomba Aristotele. Qualcuno, infatti, dovrebbe spiegargli che finora, la regione non ha avuto nessuna competenza sui treni e che se le Ferrovie dello Stato non hanno investito in Sicilia non è certo colpa dell’Autonomia.
In ogni caso, la dichiarazione suscita dibattito sulla sua pagina Facebook. E, forse, a sorpresa, tra i commenti, ci sono centinaia di voci critiche. Non manca, ovviamente, il sostegno dei suoi fan che, però, più che entrare nel merito, gli manifestano simpatia.
Per motivi di opportunità, non riportiamo i commenti più coloriti, anche al limite dell’offesa. Certo è, che a nessuno dei dissenzienti, sfuggono le sue esibizioni nell’agorà di un premier che è nemico giurato delle regioni. Basti pensare all’articolo 38 del decreto Sblocca Italia che dà il via all’arrembaggio delle trivelle petrolifere e toglie la parola ai territori.
Si va da “radical chic del Pd” a “pifferaio di Renzi” per limitarci a quelle pubblicabili.
Nel merito della questione, tra i commentatori pro Pif, in moltissimi associano l’Autonomia siciliana al malgoverno che ha regnato in Sicilia. Da qui con frasi scarne e non troppo argomentate, il sostegno a quanto dichiarato dal regista-attore.
Più elaborate le prese di posizione di chi critica quella che, nel migliori dei casi, viene definita una boutade o una provocazione.
Si fa notare, infatti, che le ruberie sono comuni a tutte le regioni e che l’Autonomia siciliana, nella sua essenza non è mai stata applicata. Se così fosse, 10 miliardi di euro che incassa lo Stato, andrebbero alla Sicilia secondo il principio di territorializzazione delle imposte previsto dagli articoli 36.37-38 dello Statuto e ribadito di recente dalla Corte Costituzionale.
Va da sé che alla Capitale non conviene riconoscere questo diritto, e che dunque sarebbe meglio abolirlo alla radice. Da qui, con ogni probabilità, questo ennesimo attacco all’Autonomia siciliana.
Si fa notare anche che, secondo questo ragionamento, visto che i ladri non sono mai mancati in Italia, allora bisognerebbe abolire anche la Costituzione.
Riportiamo sotto alcuni commenti che danno il sapore del dibattito in corso sulla pagina ufficiale Facebook di Pif. I primi quattro critici e gli altri quattro a favore dell’estemporanea dello showman. Per inciso, scorrendo tra i 370 interventi, è stato difficile trovare i secondi.
Ma una serie di domande restano senza risposta: quella di Pif è stata una estemporanea o una dichiarazione preparata ad arte? E se così fosse, da chi? Un regalo al suo amico Renzi, ricerca di pubblicità gratuita o cosa?
Certo è che in questa Italia dove tutto diventa show, anche la storia e anche la politica, se ne sentono di tutti i colori. Avventurieri che si esprimono su tutto, anche su materie che non conoscono, offendendo (certo inconsapevolmente) la memoria dei Padri Nobili dello Statuto di cui forse non sanno neanche i nomi.
Ai Pif di turno, ammesso e non concesso che parlino in buona fede, consigliamo una informazione più approfondita su uomini del calibro di Salvatore Aldisio, Giuseppe Alessi, Gaspare Ambrosini, Antonio Canepa, Giuseppe La Loggia, Girolamo Li Causi, Mario Mineo, Antonio Varvaro, Luigi Sturzo, Pompeo Colajanni, Attilio Castrogiovanni,e ancora Pio La Torre e Piersanti Mattarella. Uomini di altissima levatura che conoscevano bene l’argomento e per questo difendevano con passione lo Statuto.
In alternativa, ad ognuno il suo mestiere. Pif, dunque, farebbe meglio ad occuparsi di film e spot pubblicitari. Su questi temi, sicuramente è ferrato.
Lorenzo Dantès Mercurio Pif, tu non sembri essere un qualunquista. L'Autonomia è un'enorme opportunità COSTITUZIONALE che da quasi 70 ci è stata negata! Ma dico! Dovremmo insorgere perché l'Autonimia Siciliana venga interamente applicata, NON rinunciarvi! Rinunciandovi, avremo perduto! L'Autonomia è la nostra storia, e la nostra storia ha radici ben più profonde di 70 anni. E chi dimentica la propria storia è costretto a ricominciarla
Max Vertillo Se è un'occasione per rubare di piú allora aboliamo direttamente la repubblica italiana e abbiamo risolto. Ci sono motivi storici per cui esiste l'autonomia. Se non funziona è un altro discorso.
Letizia Lo Tauro Mi dispiace essere in disaccordo con Pif ma l' Autonomia siciliana non e' mai stata applicata veramente. Altre regioni sono riuscite ad applicarle e sono un fiore all' occhiello dell'Italia. Noi meridionali siamo stati derubati di tutti i beni lasciati dal grande regno di Federico II. Avevamo il primato in tutto leggete la storia prima di parlare….. purtroppo siamo stati governati da persone che Non amavano veramente la terra che li ha generati ma solo da persone opportuniste e approfittatrici. Scusate il mio sfogo ma e' ciò che penso…..
Giosafat Barbaccia Se lo statuto fosse stato applicato tutte le ricchezze dei petrolchimici e della fiat (tanto per cominciare) sarebbero rimasti in Sicilia invece di andare a Roma, Milano e Torino.
Lo statuto è bellissimo. Ci identifica come popolo e ci da dignità. Va applicato non eliminato!
Claudio Tentellini Concordo, e non solo per la Sicilia…nell'Europa unita lo statuto speciale non ha più ragione di essere…
Fabrizio Ortolano Pienamente d'accordo. Come facciamo a raccogliere le firme?????? Facciamolo!!!!
Paolo Bertoni Spiace dirlo, ma è la pura verità.
Hotel Savoia Albertini Fabrizio Grande Pif ma perché solo in Sicilia? E le altre ?