Forse non tutti lo sanno, ma la storia della Sicilia è ricca di avvenimenti misteriosi, che hanno reso altrettanto misteriosi i luoghi in cui si sono verificati. Le leggende e i miti legati a questa terra sono tanti e ce ne sono alcuni che, più di altri, sono avvolti da grande fascino. Oggi abbiamo pensato di raccontarvene quattro che probabilmente non avete mai sentito.
Ecco 5 luoghi misteriosi della Sicilia che forse non conoscete
- Il primo luogo si trova a Francofonte ed offre un esempio di quella che viene chiamata una “salita in discesa”. Osservando la strada in questione, l’osservatore è ingannato da un’illusione ottica che avviene su alcune strade in pendenza. La spiegazione scientifica, in questi casi, è duplice: si tratta o di strade in discesa, che ingannano l’osservatore perché sono precedute o seguite da un tratto effettivamente in forte salita, o di particolari conformazione geografiche del territorio.
- Il secondo luogo è il Bagno della Regina, che si trova alle porte di Palermo. È una grotta marina in cui culti pagani e mistero si prendono per mano. Qui ci sono alcune iscrizioni, troni e scranni scavati nella roccia, che costituiscono un enigma per gli studiosi. Si pensa che nella grotta potessero avere luogo i culti di mysta, riti propiziatori votati a Demetra.
- Da una provincia all’altra, ci spostiamo a Milazzo, al Sautu Cavaddu. Si tratta di una scogliera dove, secondo leggenda, la sfortunata Elena Baele, antica nobildonna siciliana, si sarebbe suicidata per amore. Nelle notti di luna il suo fantasma passeggia a cavallo alla ricerca del suo amato.
- Nel Monastero di Clausura di Palma di Montechiaro, invece, è custodita la cosiddetta Lettera del Diavolo, una missiva scritta con caratteri incomprensibili. Si narra che che sia stata ricevuta da una delle suore benedettine del convento, suor Maria Crocifissa, per tentarla, e che a consegnarla sia stato il demonio in persona, che le chiese di firmarla. Avendo compreso il suo contenuto, la suora scrisse solo “ohimè”.
- Chiudiamo con il Santuario di Maria SS. di Valverde, dove avrebbe avuto luogo il Prodigio del Pilastro, nell’agosto del 1040. Qui un brigante convertitosi, era assolto in preghiera, quando vide un raggio di luce intensa ed una nube, dove vi era la Madonna attorniata dagli angeli. Quando la visione scomparve, su un pilastro rimase impressa un’immagine della Madonna così bella da non poter essere attribuibile ad un autore umano. Oggi è ancora visibile, ma non pare attribuibile al periodo del prodigio.