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Lutto nella Chiesa siciliana, addio a Padre Sergio Natoli

Padre Sergio Natoli, un devoto religioso appartenente all’Ordine degli Oblati di Maria Immacolata, è deceduto all’età di 74 anni. Nonostante la sua battaglia contro il cancro, la malattia non ha rallentato il suo impegno come direttore dell’Ufficio Migrantes della Diocesi di Palermo. Padre Natoli è stato ordinato presbitero il 22 aprile 1978 e ha dedicato la sua vita al servizio degli altri.

Il contributo di padre Sergio Natoli nell’Ufficio Migrantes

Padre Sergio Natoli ha svolto un ruolo significativo come direttore dell’Ufficio Migrantes di Palermo. Nonostante le difficoltà personali, ha continuato a lavorare instancabilmente per assistere e sostenere i migranti nella comunità. La sua dedizione e la sua compassione hanno lasciato un’impronta duratura nella vita di coloro che hanno attraversato situazioni di sfida e marginalizzazione.

I ricordi e i funerali di padre Sergio Natoli

La comunità ecclesiale di Palermo ricorda con gratitudine padre Sergio Natoli e il suo impegno nell’ultima Messa dei Popoli, dove ha sottolineato l’importanza di accogliere e arricchirsi attraverso l’incontro con le persone apparentemente lontane da noi. I funerali di padre Natoli si terranno venerdì presso la parrocchia di San Nicolò da Tolentino, insieme alla Comunità Oblata di Maria Immacolata, in via Maqueda a Palermo. Prima dei funerali, sarà possibile vegliare il corpo presso la chiesa di Santa Maria dei Miracoli, di cui padre Natoli era il rettore.

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Il messaggio di Papa Francesco sull’accoglienza dei migranti

Padre Sergio Natoli condivideva l’impegno di Papa Francesco nell’accoglienza dei migranti e dei rifugiati. Il suo lavoro nell’Ufficio Migrantes rifletteva la necessità di promuovere una Chiesa inclusiva e di impegnarsi per il benessere e la dignità di tutte le persone, senza contrapporre migranti e italiani. La presenza dei migranti e dei rifugiati rappresenta un invito a recuperare le dimensioni essenziali della nostra umanità e a costruire un futuro migliore per l’intera famiglia umana.

Foto da Balarm.it.

Redazione