Avete mai sentito parlare della Madonna di Baalù? Siamo certi del fatto che per alcuni questo nome non suonerà nuovo, ma anche del fatto che, per altri, è totalmente inedito. In entrambi i casi, vi farà sicuramente piacere farvi accompagnare alla scoperta – o riscoperta – di un interessante racconto di Sicilia. A guidarci è Giuseppe Lodato, autore del pezzo che riportiamo di seguito.
Donna Concetta, in una fredda sera di gennaio, avvolta nel suo nero scialle, quasi per non farsi riconoscere, con una candela in mano e con il suo passo veloce ma leggero, per non farsi sentire, aveva una supplica da fare, voleva una risposta che solo “u rifeddu” poteva darle.
Arrivata, infreddolita davanti alla nicchia chiese alla Madonna di Baalù se la figlia ormai trentenne fosse destinata a rimanere zitella. Dopo qualche Ave Maria e un Salve Regina si fece velocemente il segno della croce e si rimise in cammino verso la strada di casa. Tutto doveva avvenire velocemente e con pochi occhi indiscreti, perché a Salemi, si sa che alla Madonna di Baalù ci si va per chiedere qualcosa e attendere l’immediato “rifeddu“, l’immediato responso.
Nemmeno il tempo che l’ansia e la paura prendessero il sopravvento, che donna Cuncetta, da una finestra sente delle voci, una coppia discute, la moglie chiede al marito: “Cu dicisti chi è su firràru? Ed il marito risponde: “ti dissi chi si chiama Filippu”.
Donna Cuncetta, svuotò la pancia con un tale sospiro di sollievo che arrivò a casa felice e certa che la figlia si sarebbe sposata, Filippo sarebbe stato il nome dello sposo, chi fosse quest’uomo, la donna non lo sapeva ma lu rifeddu di la Maronna di Baalù non poteva sbagliare.
Dove si trova la Madonna di Baalù?
Da decenni collocata ai piedi del Monte delle Rose nel quartiere Piano Fileccia (Salemi), l’edicola votiva contiene una preziosa e antica raffigurazione su pietra di una Madonna col Bambino, venerata e conosciuta con l’appellativo di Baalù. Nel tempo il vero nome si è confuso tra Badalucco, Balalù e appunto Baalù.
Da sempre in tutte le civiltà cristiane e non, con atteggiamenti di fiduciosa devozionalità si è cercato, con rituali, frasi e orazioni di carpire il volere divino. Segnali di presagio attribuiti alle divinità , che invocate con preghiere davano il loro responso attraverso singole parole, frasi o eventi che si verificavano subito dopo il rito (Cledonomanzia, dal greco kledòn, presagio, rumore). Ancora oggi tutti abbiamo bisogno di risposte e chi può si reca alla Madonna di Baalù per trovarle.
Di Giuseppe Lodato©, su Facebook.