entrambi latitanti dall’ottobre 2008 e con plurime condanne definitive all’ergastolo per associazione di stampo mafioso, omicidi, estorsioni, rapine ed altro.
Nel corso dell’intervento il personale del GIS, dopo avere circondato la casa ed avere più volte intimato agli occupanti di uscire, sfondava la porta e faceva esplodere all’interno dell’abitazione dei flash bang, catturando, nell’ingresso, MIGNACCA Calogero, che non opponeva resistenza e risultava armato di una pistola calibro 22.
Il fratello MIGNACCA Vincenzino, che era rimasto armato all’interno di una camera, durante l’intervento, per evitare la cattura, si suicidava sparandosi un colpo alla tempia con una pistola Beretta calibro 7.65 con matricola abrasa.
Nel corso del sopralluogo effettuato con personale del RIS di Messina e della perquisizione dell’edificio, operata dai Carabinieri dei Reparti Operativi di Messina e Catania, venivano rinvenuti un giubbetto antiproiettile e le sottonotate ulteriori armi e relative munizioni:
Veniva anche sequestrato un computer portatile, materiale cartaceo vario ed una autovettura Volkswagen Caddy oggetto di furto nel 2011 in provincia di Catania.
L’operazione è proseguita durante tutta la giornata ed ha portato, nel corso della notte, al fermo, con provvedimento della DDA di Messina, delle seguenti persone che nel corso delle indagini erano sono state individuate come facenti parte della rete di fiancheggiatori dei due latitanti:
A queste, si aggiunge l’arresto, eseguito immediatamente prima dell’intervento, di CANIGLIA Giuseppe, cl. 1982, figlio del proprietario del fondo ove erano ospitati i latitanti, catturato nelle pertinenze dell’abitazione ove vivevano i due latitanti.
L’attività tecnica eseguita (intercettazioni, servizi di osservazioni mediante telecamere, ecc.) dimostra come i predetti soggetti supportassero i due latitanti, fornendoli di quanto necessitavano (viveri, acqua, medicinali, ecc.), accompagnandoli negli spostamenti e sorvegliando l’area per individuare eventuali presenze sospette.
La diversa provenienza geografica dei favoreggiatori, Lentini (SR), Randazzo (CT) e Tortorici (ME), è l’ulteriore conferma della vasta e ramificata rete di appoggio di cui i fratelli MIGNACCA godevano.
L’operazione è stata condotta impiegando personale dei Comandi Provinciali di Messina, Catania e Siracusa.
Ilaria Calabrò